CdS – Doppia pista Napoli. Dries unica certezza

Fonte foto: SSC Napoli

Il Corriere dello Sport, nell’edizione odierna, si interroga sulle possibilità di formazione per Gattuso date le assenze. Il quotidiano infatti scrive: Victor ha riassaporato ieri il gusto del campo dopo cinque giorni di riposo assoluto e la sensazione di un qualcosa che seppur lontanamente assomiglia
a un lavoro di gruppo. E a un certo punto, ascoltando i racconti di chi lo ha visto all’ opera, ha avuto anche l’ istinto di cominciare a correre come sa fare
lui. Modello gazzella. Il fatto, però, è che la spalla destra gli fa ancora male, e non potrebbe essere altrimenti a una settimana tonda dalla lussazione
rimediata con la Nigeria in occasione della gara di qualificazione alla Coppa d’Africa con la Sierra Leone, e sebbene oltre alle terapie abbia anche seguito un programma personalizzato di lavoro in palestra e in campo, per l’ appunto, i rischi sono ancora elevati. Sì. Il Napoli non s’ è sbilanciato sui tempi di recupero, di rientro diciamo, e nonostante qualche cuore azzurro invochi il miracolo e coltivi il sogno tecnico di riuscire a portarlo almeno in panchina con il Milan, a tempo di record, Gattuso sta ragionando a un Napoli senza Osi. A due Napoli, per la precisione: il primo con Mertens centravanti, old style, e con Elmas nel tris di trequartisti; il secondo modulato sulle note del 433. La certezza, comunque, è che l’ asse centrale non dovrà fare a meno di un altro pezzo: Bakayoko c’ è. COSTANTE BAKA. E allora, la partita a poker di Rino: il poker o il tris. I trequartisti dietro la punta, e dunque l’ ormai classico 4-2-3-1; oppure il tridente e un centrocampo più ricco come seconda ipotesi avvalorata da una prassi consolidata fino a poco fa. Se Baka non avesse recuperato, cioè se non fosse stato a disposizione, probabilmente la scelta del 4-3-3 sarebbe stata agevolata dalle circostanze, ma il ritorno del gigante di Parigi assicura la possibilità di puntare sulla consolidata coppia centrale con Fabian. Una filastrocca, da quando è arrivato Tiemoué. Una costante da opporre ai due mediani del Milan: Bennacer e soprattutto Kessie, l’ avversario diretto con cui Bakayoko darà vita a un duello tutto muscoli, corsa e scaltrezza tattica. Da filtro agli inserimenti ritrovati dall’ ex compagno. A prescindere dal modulo.”

Il Corriere dello Sport si è poi interrogato sulla condizione della squadra e ha chiosato: “La prima scelta, comunque, resta la solita della stagione: 4-2-3-1, dicevamo. Con Dries nuovamente centravanti ed Elmas, che al momento sembra
decisamente avanti rispetto a Zielinski da un punto di vista fisico, alle sue spalle. Piotr, comunque, è in crescita e lo hanno dimostrato anche i 71 minuti collezionati mercoledì con la nazionale polacca nella casella del tris di trequarti -guarda caso -, ma il giovanotto macedone in quella posizione piace molto a Gattuso. Anzi, gli piace in generale per l’
esplosività fisica e più che mai in quel ruolo, tra l’ altro recitato in nazionale proprio come il compagno. Non resta che attendere gli allenamenti di oggi e domani per testare le condizioni di entrambi”
.

Infine resta viva l’opzione tridente: “Al momento è davvero difficile se non impossibile sbilanciarsi: il centro sportivo di Castel Volturno sembra ancora uno scalo aeroportuale e Rino stesso è curioso di conoscere a fondo lo stato di tutti i reduci degli impegni internazionali prima di prendere una decisione. Però le idee, ovviamente, non mancano, non sono mai mancate, e oltre all’ ipotesi di confermare La prima scelta resta il 4-2-3-1 che ha sempre fornito garanzie il 4-2-3-1 anche senza Osimhen, ovvero il totem del cambio tattico, l’allenatore tiene fortemente in considerazione il ritorno al 4-3-3. Almeno per il Milan: il tridente Lozano -Mertens -Insigne e un centrocampo con Fabian, Bakayoko e uno tra Elmas e Zielinski. O magari Demme in regia: tutto dipende da come Gattuso vorrà impostare e gestire la partita. La grande sfida da primato: di inizio stagione, certo, ma comunque pieno di significati”.

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