Gazzetta – Insigne scalpita. Va subito ad allenarsi anche se non era previsto

Gennaro Gattuso aveva dato un giorno di riposo ad Insigne perchè tornato dalle Nazionali ma Lorenzo scalpita e come ci racconta La Gazzetta dello Sport ieri si è presenato a Castel Volturno ma non era da solo. La stessa idea l’ha avuta anche Dries Mertens: “Non era previsto. Ma nel pomeriggio di ieri Lorenzo Insigne si è presentato al centro di Castel Volturno per allenarsi. Lo ha fatto anche Dries Mertens, reduce dalle due gare giocate col Belgio. E questo dà la dimensione di come il Capitano dia segnali importanti all’ ambiente così come «Ciro» che da anni è uno dei leader indiscussi dello spogliatoio azzurro. Non a caso capita alla vigilia della sfida tanto attesa alla capolista Milan. Un momento magico quello di Lorenzo, nemmeno pensabile un anno fa, quando il Napoli era spaccato in gruppuscoli in guerra, Insigne non era manco sicuro di giocare e la squadra vivacchiava a metà classifica, con qualche acuto solo in Champions. Poi è arrivato Rino Gattuso e le cose sono cambiate. Lorenzo è stato rimesso al centro del progetto, si è sentito seguito, rispettato e anche tutelato rispetto a un ambiente che non gli ha mai perdonato nulla, causa natali. Perché il napoletano deve dare sempre di più. Quanto? Di più, non basta mai. E Lorenzo questo lo ha sofferto, lo si è capito una volta in più mercoledì sera davanti ai microfoni Rai. Perché dopo due eccellenti prove in azzurro che lo hanno consacrato degno della maglia numero 10, la lingua è andata a battere dove il dente duole: «Non ho mai avuto buoni rapporti con la piazza di Napoli, ma loro credono in me. Io non ho mai dato quello che sto dando ora». Dove il “loro” è lo staff di Gattuso, cui Lorenzo è infinitamente grato per lo scatto mentale e anche fisico che ha fatto in avanti. Quello che ha
lasciato a bocca aperta tutti i commentatori della Nazionale che gli hanno visto accarezzare palloni, inventando traiettorie per assist spettacolari e al tempo stesso inseguire sulla fascia l’ esterno avversario, difendendo col piglio
di un terzino. Ecco il nuovo Insigne, pronto a un ulteriore salto di qualità col Napoli». E, in una città che dimostra quanto complicato sia stato sempre il rapporto con i suoi figli calciatori, ecco irrompere Gattuso, con la stessa foga con cui pressava in campo gli avversari, ma anche con la maturità di un allenatore moderno che non tralascia alcun
particolare. Rino dunque ha cambiato testa e gambe di Lorenzo, portandolo a diventare un vero capitano, non solo perché hai una fascia diversa al braccio. Testa perché ora Insigne ha imparato a prendersi più responsabilità nello spogliatoio, co me in campo. Quando fai una corsa in più all’ indietro dimostri al compagno di voler dare una mano nelle difficoltà, senza atteggiamenti da prima donna. E questo riesci a farlo perché sei cresciuto come mentalità ma anche perché la gamba “gira”, per usare una metafora ciclistica. Perché se acquisisci più doti di fondo, senza compromettere la brillantezza nel breve, significa che non perdi poi lucidità nelle giocate imprevedibili che Lorenzinho sa inventare negli ultimi 25 metri. E in quello Gattuso ha davvero poco da insegnargli, se non una maggiore cattiveria al tiro». Dopo gli splendori in Nazionale, ora domenica la piazza si aspetta una prestazione importante cont ro il Milan. Una squadra cui è abituato a far gol: ben 6 finora, gli stessi di Maradona ai rossoneri. È carico a molla, Insigne, dispiaciuto solo per un aspetto: domenica immaginava il pubblico del San Paolo osannante. Puoi sognare solo a occhi chiusi, perché poi la realtà di sofferenza ti riporta coi piedi per terra. Ma un assist di Lorenzo può regalare gioia in questi periodi neri”
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