UEFA – A tutto Milik, il bomber polacco si racconta: “Firmare col Napoli momento speciale! Tifosi? Sono speciali, quasi fanatici… Darò il massimo in ogni partita”

Raccogliere l’eredità di un bomber da 36 reti in campionato come Gonzalo Higuain non è facile, soprattutto in una piazza come quella napoletana. Arrivato quasi in punta di piedi, spazzando via il ballottaggio con Gabbiadini a suon di goal, Arkadiusz Milik pare non avvertire minimamente il peso della responsabilità che gli spetta: quella di trascinare gli azzurri a grandi traguardi a suon di reti.

Il 22enne attaccante polacco si è raccontato in una lunga intervista al portale UEFA.com, ecco le sue dichiarazioni, tra Sarri, il suo impatto col Napoli e la Serie A e gli obiettivi futuri…

Che cosa hai provato quando hai firmato con il Napoli?E’ stato un momento speciale, stavo firmando per un grande club ed ero orgoglioso. Mi faceva piacere andare in una squadra ancora più grande di quella di prima. È una squadra in cui potrò continuare a crescere, giocare in Champions League e lottare per grandi premi”.

Quali sono le tue prime impressioni della squadra e della città? “Sono uno che cerca di ambientarsi il più presto possibile. Il fatto che ci siano altri polacchi come Łasicki e Zieliński mi aiuta con la lingua”.

Una battuta sui tifosi… “Sono quasi fanatici ed è difficile camminare in centro senza che qualcuno ti chieda una foto o un autografo. Il calcio è importantissimo per molti di loro”.

Eri teso prima di esordire in UEFA Champions League con il Napoli? “Non molto. Come succede prima di ogni partita, dovevo solo trovare la concentrazione e pensare ai miei obiettivi. Più che altro ero contento di giocare una partita del genere. Non abbiamo giocato al meglio, ma abbiamo vinto e sono contento, anche per i due gol. Ho dato il mio piccolo contributo alla squadra e l’importante è aver fatto tre punti”.

Sei il giocatore polacco più costoso di tutti i tempi. Avvertirai la pressione… In realtà non mi importa. Solo l’impegno quotidiano, gli allenamenti e le partite ogni tre giorni dimostrano chi sei. Se un giorno giochi bene, devi farlo anche tre giorni dopo, altrimenti la gente si dimentica in fretta di te. Puoi segnare due gol in una partita, ma magari tre giorni dopo giochi male. Nel calcio devi sempre dimostrare il tuo valore. Se un giorno giochi male, non significa che lo farai anche tre giorni dopo; anzi, potresti giocare la partita più bella della tua vita. Tutto è possibile: lo so benissimo, quindi cerco sempre di andare avanti e di dare il massimo in campo”.

E non finisce qui, ecco il video che mostra parte dell’intervista al nuovo bomber azzurro:

Fonte: UEFA.com

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