Si torna (finalmente) a vincere al Maradona!

Dopo la vittoria in Champions League di martedì sera contro il Braga, che ha permesso al Napoli di poter continuare il percorso agli ottavi, è arrivato finalmente il bis in campionato, non senza difficoltà, contro il Cagliari di Ranieri. Gli azzurri non vincevano al Maradona da quasi tre mesi, ossia dal 4-1 rifilato all’Udinese che illuse i tifosi per la bellezza vista in quell’occasione.

La gara di oggi pomeriggio, iniziata con mezz’ora di ritardo per la mancata apertura dei cancelli a causa del vento forte che ha colpito la città, ha raccontato tanto della situazione attuale. Nonostante abbiano giocato principalmente i padroni di casa, con una quantità di azioni create impressionante, la partita è terminata a reti inviolate nel primo tempo. Osimhen non riusciva ad incidere come ci si aspettava, spesso in fuorigioco e tiri che non avrebbe mai sbagliato in altre occasioni. Kvaratskhelia, non aiutato questa volta da Natan, è stato protagonista di giocate importanti, saltando più volte i difensori cagliaritani, ma senza supporto ha avuto poca lucidità sotto porta, cosa che da quando mancano sia Mario Rui che Olivera si è particolarmente notata. La vera gara, quella emozionante, c’è stata negli ultimi 45 minuti, in cui in una breve fase temporale vi è stato il vantaggio azzurro, poi il pareggio dell’ex Pavoletti e – quasi come se l’avesse chiesto esplicitamente il Maradona – il gol del numero 77 azzurro (non appena entrato il portoghese. Un caso?).

Il pallone d’oro nigeriano, quindi, si è rifatto alla grande con rete e assist. Avremmo avuto la terza rete di Politano se l’arbitro non l’avesse annullata per partecipazione di Osimhen – in fuorigioco – all’azione. Scelta opinabile vedendo la dinamica creata. Che i tre punti di oggi, arrivati alla fine grazie alla caparbietà dei partenopei, siano di buon auspicio per chiudere serenamente quest’anno solare.

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