SuperNapoli

Quando il Napoli incontra la Lazio due cose sono certe: lo spettacolo e il gol di Mertens. Quest’ultima rete è stata forse una delle più speciali perché dedicata alla nonna scomparsa pochi giorni fa, le sue lacrime emblematiche e tenere, un campione anche fuori dal campo. Non si può però, al contempo, dimenticare l’ennesimo record battuto raggiungendo Vojak nella classifica all-time dei marcatori della serie A. Una leggenda, ormai, che ha dato forti emozioni a profusione, rinominato Ciro da vero scugnizzo napoletano.

Quella di stasera era indubbiamente una partita fondamentale anche per la corsa Champions, in un periodo in cui bisogna non solo rincorrere ma allontanare le minacce avversarie ed una di queste era, appunto, la Lazio che, con una partita ancora da giocare, se avesse fatto punti avrebbe superato gli azzurri ed eventualmente allungato battendo il Torino. Una beffa per gli uomini di Gattuso dopo gli ultimi due mesi positivi per i risultati, togliendo la gara di andata recuperata contro la Juve, non perdono dal 21 febbraio. Non casuale questa striscia di risultati: il ritorno dei tanti infortunati, nonché l’uscita dalle Coppe ha permesso alla squadra di fare un rewind, concentrandosi verso un unico obiettivo che, per forza di cose, dopo i “fallimenti” stagionali, è diventato una ragione importantissima in vista anche del prossimo anno. Indubbiamente gli introiti di un eventuale ritorno in Champions potrebbero cambiare tanti scenari di mercato e forse dell’allenatore, ad oggi, lontano dal Vesuvio. Gattuso ha indovinato a pieno la formazione, la spinta offensiva di Insigne e Politano ha messo in grande difficoltà gli esterni che si abbassavano del centrocampo a cinque laziali, ossia Lazzari e Fares che – infatti – hanno avuto parecchio lavoro da fare per interrompere le prepotenti corse di Politano a destra e Insigne a sinistra, inarrestabili su tutti i fronti. Entrambi, poi, sono andati al gol e la famosa difesa a tre di Inzaghi, a casa per Covid, non ha funzionato abbastanza. In gran spolvero anche Zielinski, apparso appannato contro l’Inter, ha disegnato calcio facendo, tra l’altro, una grande giocata servendo successivamente un assist al bacio per il gran gol di Mertens, ormai celeberrima bestia nera dei biancocelesti ai quali non ha risparmiato mai il suo vastissimo repertorio tecnico, arrivando a quota quattro con la maglia del Napoli e srivendo anche stasera un’altra pagina di calcio. Per finire, come se non bastasse, ha voluto marcare il cartellino Victor Osimhen subentrato proprio allo stesso numero 14.

Niente da fare per Reina, tornato dunque nel suo vecchio stadio da avversario, il quale farà gli incubi per le giocate dei suoi ex compagni. Il Napoli, pertanto, conferma la sua presenza lì in alto, anche se le vere sfide arriveranno a breve con il Torino e il Cagliari che, agguerrite per finire nel campionato cadetto, rappresenteranno la vera prova del 9 per gli azzurri.

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