EDITORIALE – Diego Armando Maradona… e che ci siamo persi!

Diego Armando Maradona è morto. Questa frase risuona ancora nella testa di ognuno di noi. Degli appassionati di calcio, ma soprattutto del popolo argentino e napoletano. Quasi come se fosse un incubo dal quale ognuno di noi vorrebbe subito svegliarsi. Per noi addetti alla stampa, sono stati due giorni no stop che hanno tenuto tutti incollati davanti a una tastiera, altri davanti a un microfono, per scrivere e raccontare della morte di Diego. Anche se forse morte è una parola esagerata. Uno come lui non potrà mai morire. Maradona è stato ed è leggenda. E si sa che le leggende non muoiono mai. Maradona è Napoli, come lo stati Pino Daniele, Edoardo De Filippo, Massimo Troisi, Totò e tanti altri. Maradona è storia e cultura. E’ genio. Maradona è il Vesuvio che, nonostante rappresenti una bomba ad orologeria, almeno una volta al giorno lo guardi e capisci che senza di lui Napoli non sarebbe la stessa. Maradona è l’ultimo Re Borbonico, ambasciatore del vessillo partenopeo in tutto il mondo. Con lui ha avuto inizio, in un’epoca difficile per la città di Napoli, il risorgimento partenopeo. Lui è stato il Masaniello rivoluzionario con tra i piedi una sfera ovale. Maradona è stato Mozart e davanti a Mozart si resta in silenzio e basta. Dovrebbero forse coniare un nuovo termine nel dizionario. Perché Maradona ha un significato proprio. Maradona identifica sé stesso e basta. Oltre alla numero 10, bisognerebbe forse ritirare anche il nome stesso di Diego Armando Maradona. Un nome che racchiude genio e sregolatezza, ribellione e animo gentile: una perfetta miscela che lo hanno reso l’idolo del popolo napoletano perché unico nel suo genere.

Diego Armando Maradona, un nome e un’identità

Per chi ha avuto la fortuna di vederlo giocare mai dimenticherà la sua classe, il suo ingegno e la sua eleganza con la palla ai piedi. “Che vi siete persi” recitava una scritta vicino al Cimitero di Fuorigrotta tinta proprio con l’avvento del primo scudetto a Napoli. Davvero che ci siamo persi per chi, come me, non ha mai avuto l’onore di vederlo dal vivo e di gustare emozioni che solo Diego ha saputo regalare al tifoso napoletano. “Higuain vi ha traditi, ma ci sarà un argentino che non vi tradirà mai” disse Maradona nel video celebrativo dei 90 anni del Napoli. Grazie Diego, ovunque ti trovi, perché tu non hai mai tradito Napoli e Napoli non ha mai tradito te. “E’ muor o rre, evviva o’ rre” recita una canzone napoletana. Diego è stato un re senza corona, senza mantello e senza scettro, ma con un pallone, una maglia numero 10 e il suo ingegno. Diego Armando Maradona e Napoli, una storia d’amore eterna che mai cesserà di essere raccontata.

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