Kim, dove sei? Storia di una mancata sostituzione di nome “Natan”

Kim Min-Jae. Un nome, una certezza. Forse qualcosa in più.

Dopo il suo addio nella scorsa stagione al Bayern Monaco quasi tutti i difensori azzurri hanno iniziato a pensare al lato più negativo della cessione di un calciatore: il fatto, ovvero, che non sia possibile sostituire facilmente un calciatore che solo in un anno ha dato tante gioie al popolo partenopeo. E, in effetti, non è proprio errata una tesi del genere: il Napoli ha perso Kim e, probabilmente, metà, più della metà delle sue certezze difensive. Ad oggi gli azzurri con 36 reti sono una delle difese più battute tra le big in Serie A, dati catastrofici che hanno influenzato anche un reparto offensivo poco energico in fase realizzativa. Il coreano è partito a giugno e ad agosto è arrivato Natan De Souza, suo ipotetico erede. Il calciatore brasiliano del Bragantino avrebbe dovuto sostituire Kim, ma, in sostanza, non è mai stato visto come un suo sostituto. Prima le difficoltà ad emergere con Garcia, che lo ha dovuto schierare solo a corto di difensori, poi Mazzarri, tanti minuti con lui prima dell’infortunio alla spalla in Roma-Napoli del 23 dicembre, persa 2-0. Poi, Calzona: con il tecnico attuale dei partenopei il minutaggio di Natan è rifinito nel baratro, come un leitmotiv che ritorna nei più classici film drammatici. E ora, la palla al futuro: Natan farà parte del futuro progetto tecnico con un nuovo allenatore che arriverà sotto il Vesuvio? E, se si, con quali garanzie?

Articolo precedenteLobotka-Barcellona: Ecco perchè lo slovacco accetterebbe
Articolo successivoSuggestione Italiano-Napoli, ecco le parole di Galli