EDITORIALE – Milik e quella qualità “particolare” che mancava da troppo tempo

Diciamolo subito, a scanso di equivoci: Arkadiusz Milik e Gonzalo Higuain sono imparagonabili. Il primo ha soltanto ventidue anni, è alla sua prima esperienza nel campionato italiano ed ha ancora ampi margini di miglioramento, mentre il secondo è un attaccante già formato, forse tra i tre più forti al mondo e quindi già pronto all’uso e dal rendimento sicuro.

Ttuttavia, c’è una cacaratteristica che rende “speciale” il numero 99 azzurro: il colpo di testa. Lo scorso anno il Napoli ha segnato soltanto otto volte in questo modo, con una percentuale minima rispetto ai gol totali realizzati. In questa stagione, dopo appena quattro partite, siamo invece già a quota quattro. Di questi quattro gol, ben tre sono stati realizzati proprio da Milik.

Un cecchino dalla “testa calda” che mancava dai tempi del Pampa Sosa. Un attaccante che, grazie ai suoi centimetri, permette agli uomini di Sarri di avere a disposizione un’ulteriore arma offensiva, soprattutto quando palla al piede o per vie centrali diventa difficile scardinare le difese avversarie. Inoltre, Milik riesce ad essere anche agile e preciso con i piedi, il che lo rende un attaccante completo.

Mai come in questa stagione il Napoli sembra una macchina quasi perfetta, completa in ogni reparto. Per adesso il campo sta dando ragione a Sarri e agli uomini di mercato del club partenopeo…

Antonio De Filippo

 

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