Sabatini: “Gli errori dell’estate tipici di chi vince per la prima volta lo scudetto. Napoli? Ho un timore”

Sandro Sabatini, giornalista, è intervenuto nel corso della trasmissione Si Gonfia La Rete, in onda su Radio Crc.

“Il Napoli? L’errore di questa estate è un errore che al primo scudetto o alla prima vittoria commettono tutti i presidenti. Berlusconi quando vinse il primo scudetto con il Milan, molti giornalisti ne parlavano come una creatura di Sacchi e lui perse la pazienza dicendo di averlo scelto lui. Credo che Spalletti abbia avuto la bravura che tutti gli hanno riconosciuto e la coincidenza di avere la squadra con pochi giocatori impegnati nel Mondiale per esempio. La difesa delle squadre davanti al Napoli? Juventus, Inter e Milan hanno grandi difese. Il Napoli aveva Kim che era un trascinatore e ne beneficiavano Rrahmani e Ostigard per esempio. Bonucci con Barzagli e Chiellini era un altro giocatore. Kim dava una sicurezza a tutto il reparto, compreso il portiere, che adesso non c’è più”.

Roma-Napoli? Ho un timore per il Napoli, è il pubblico. La partita è delicatissima, anche perché è quella prima di Natale. Se il Napoli gioca o succede qualcosa per cui va un attimo in difficoltà, ho paura che il pubblico sottolinei le difficoltà della squadra con il silenzio o con la disapprovazione. In certi momenti il tifoso ha tutto il diritto di approvare, disapprovare, applaudire e fischiare, ma va fatto a fine partita, perché altrimenti la squadra viene ‘ammazzata’. La decisione sulla SuperLega? La Superlega di 3/4 anni fa non esiste più in pratica, questo è tutto un altro progetto e va considerato perché promette di essere molto più inclusivo rispetto alla vecchia SuperLega. Credo che un paio d’ore fa si sia scritta una pagina storica del calcio internazionale. Alla Uefa non resterà che scendere a patti con questa realtà”.

Articolo precedenteCaos Superlega, il governo britannico: “Con la nuova legislazione sarà vietata per legge!”
Articolo successivoAnsa – De Laurentiis ha accolto bene la sentenza della CGUE sulla Superlega. Pronto al dialogo con i grandi club europei