Atalanta-Napoli, le pagelle di MondoNapoli. Anguissa stanco? Macché! Lobotka è tornato al centro del villaggio

Pierluigi Gollini 6,5 – Poco impegnato, respinge un colpo di testa da distanza ravvicinata di Koopmeiners con grande mestiere. Incolpevole sul gol della Dea. Ha saputo raccogliere l’eredità di Meret con gran personalità.
Giovanni Di Lorenzo 6 – Se la partita fosse durata solo 45 minuti parleremmo del terzino e capitano del terzo scudetto. Tuttavia, la condizione completa non è ancora arrivata. Alcuni sprazzi però lasciano immaginare che la mano del mister su di lui c’è.
Amir Rrahmani 6,5 – Tra i più criticati in questo avvio di stagione, dirige la difesa con ordine e leadership, proprio come nella passata stagione. Sbaglia sul gol degli orobici, poi non più. Una prova da cui ripartire.
Natan 6,5 – Bravissimo anche il brasiliano. Conferma di giorno in giorno la sua crescita compiendo pochi errori e mettendo sempre una pezza come sempre. Anche stavolta un vero e proprio baluardo.
Mathias Olivera 6 – Anche lui come i suoi compagni gioca una buona partita, ma è sfortunatissimo nell’uscire in lacrime. Gli si augura di poter tornare in campo il prima possibile.
André Frank Zambo Anguissa 7 – Le ore di viaggio hanno inciso molto sulla sua prestazione? Macché. Il suo impatto sulla partita arriva dopo un po’, ma è importantissimo. Soprattutto nei momenti in cui c’è stato bisogno di soffrire e di chiudersi.
Stanislav Lobotka 7 – È tornato al centro del villaggio. Non solo imposta magistralmente il centrocampo partenopeo, quando c’è bisogno di coprire lo fa, proprio come la passata stagione. Come tanti altri, ha giovato della nuova aria portata da Mazzarri.
Piotr Zielinski 6 – Il polacco, alle prese con una tonsillite, ha ripreso ad allenarsi in gruppo da pochissimo. Non gli si poteva pretendere il partitone, ma l’applicazione nel calcio è sempre ben accetta. Lui la mostra, salvo poi dover uscire quando proprio non ne aveva più.
Matteo Politano 6 – Non è più una sorpresa il sio rendimento, lo conferma anche sotto la nuova guida tecnica, sfoggiando le sue tipiche giocate. Cala però nella ripresa, venendo di conseguenza sostituito.
Giacomo Raspadori 6 – I difensori orobici provano a rendergli dura la vita. Lui reagisce come al suo solito: rendendosi utipe per i compagni. Esce dopo un difficile avvio di ripresa, nel quale era parecchio necessaria quella profondità che Osimhen è in grado di dare.
Khvicha Kvararskhelia 7 – Torna in gol con il Napoli, di testa. Quest’aria nuova gli fa benissimo. Non soffre dei picchi di egoismo delle prime gare, ma gioca soprattutto in fumzione dei compagni. Una partita che sia un monito per chi gli dava l’etichetta di one season wonder.

SOSTITUZIONI
Juan Jesus 6 – Non è mai semplice subentrare ad un compagno uscito per infortunio. Lui riesce a farlo senza scomporsi. È molto importante il suo approccio e la sua enorme applicazione.
Victor Osimhen 6,5 – Entra nella ripresa con enorme voglia, e lo testimonia l’assist per il gol vittoria di Elmas. È però chiaro che non è fisicamente al top, ma questa mezz’ora fa ben sperare per il futuro azzurro.
Eljif Elmas 7 – Come l’anno scorso ma nell’altro lato del campo, il gol vittoria è suo. Il macedone non parte benissimo, ma il gol gli dà enorme fiducia e gli consente di giocare un finale di gara importantissimo. Vitale il suo apporto difensivo, che ha permesso di non correre pericoli in difesa.
Leo Skiri Ostigard 6 – Subentra a Natan nei minuti finali. Non si scompone e aiuta su alcuni duelli aerei: la sua specialità.
Jens Cajuste – s.v.

All. Walter Mazzarri 7,5 – Primo test superato. Con il tecnico livornese è un Napoli completamente diverso da quello di Rudi Garcia. Si vedono subito una parte di quel brio e quell’agonismo che hanno portato il tricolore all’Ombra del Vesuvio. Per riavere il gioco bisognerà concedergli altro tempo, ma sarebbe stata una richiesta eccessiva alla prima uscita. Ora bisogna lasciarlo lavorare e ritrovare completamente quell’entusiasmo che ha portato il terzo scudetto.

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