Kim: “Non dimenticherò mai Napoli! Lo scudetto un’emozione indescrivibile. Spalletti? Mi ha convinto dopo un’intervista”

Kim Min-jae, ex difensore del Napoli, ha rilasciato un’intervista al portale coreano N Sport, dove ha raccontato la sua esperienza in maglia azzurra.

“Uno degli obiettivi che cerco di raggiungere è quello di imparare la lingua del paese in cui vado a giocare. Ho imparato delle parole in italiano che mi sono servite in campo: “vai su, destra, sinistra, fermati, scappa, attenzione stanno venendo a pressarti”. Tutti gli stranieri hanno imparato questi termini basilari per capire cosa fare in una situazione di gioco e per capire cosa chiede l’allenatore. Un’altra espressione che ho imparato è ‘mamma mia!'”.

Spalletti? Ci parlavamo spesso in inglese, nel calcio è fondamentale conoscerlo. Adesso devo imparare in fretta il tedesco, quantomeno le parole più importanti per seguire l’allenatore e i compagni. Nel Napoli c’era un interprete che traduceva le cose anche in inglese, ma in gara cercavo di usare l’italiano. Ho scelto Napoli perché Spalletti ha detto in un’intervista “Vogliamo prendere Kim, è un difensore da Champions League”. Possono esserci chiamate più belle? Quando l’ho ascoltato, ho scelto Napoli”.

“Un collega del Napoli a cui sento di fare i complimenti? Ho fatto parte di un gruppo eccezionale. Sono tutti bravi ragazzi e forti calciatori. Se dovessi scegliere un nome in particolare direi Di Lorenzo. In ogni istante lavora sodo ed ha sempre lo stesso atteggiamento. Lui ha sempre giocato, in settimana lo vedevi correre con la stessa intensità che applicava in partita. Ho imparato da lui a non lamentarmi della fatica”.

“Miglior avversario in allenamento? Osimhen, è davvero un osso duro. Penso che sarà difficile da affrontare se dovessimo essere avversari. Ha buone capacità ed ha qualità che rendono la vita difficile ad ogni difensore. Ogni centrale cerca di martellare uno come lui che però ha imparato a gestire queste situazioni di gioco. Forse potremmo incontrarci in Champions League. Sul campo saremo nemici, ma fuori mai”.

“Quest’anno hai segnato di testa… Sono migliorato, anche questo era un mio obiettivo. A Napoli, quando recuperavo palla in difesa, partiva il coro ‘Kim, Kim’, ed è stato un motivo d’orgoglio. Mi ha stimolato ancora di più a cercare il gol. Vincere col Napoli è stato incredibile, non ci sono parole per descrivere la gioia dello scudetto. Non mi sono reso subito conto di cosa mi accadeva intorno dopo il fischio finale di Udine. Ho capito di essere stato preso d’assalto solo dopo le foto che ho visto con Ndombele. Per evitare che le persone si facessero male, non ho alzato o abbracciato nessuno. Come a dire, fate come volete”.

“Cosa ti mancherà di Napoli? Tutto il gruppo. Se sono entrato nella classifica dei top difensori lo devo soprattutto a loro, da solo non vai da nessuna parte. Non è da tutti avere poi nella top 11 Kvaratskhelia e Osimhen. Sono grato a Napoli e al Napoli. Non credo che i tifosi si dimenticheranno di me, chissà se a Monaco mi chiameranno come facevano al Maradona”.

Articolo precedenteRepubblica: “Sostituto Kim, spunta un nuovo nome sul taccuino di Meluso”
Articolo successivoCdS – Affari in mezzo: Demme vuole l’Herta, il Napoli monitora un colpo in mediana