Napoli, l’imperativo è vincere! Ora serve continuità

La vittoria contro la Juventus di una settimana fa ha dato fiducia ed entusiasmo all’ambiente. In questi mesi di risultati negativi, l’accesso alle semifinali di Coppa Italia prima (a discapito della Lazio), la vittoria in campionato contro la corazzata bianconera dell’ex Sarri poi, ha sicuramente dato fiducia ed un ritrovato entusiasmo all’ambiente. I giocatori, sembrano, aver ritrovato quella marcia in più, quella voglia di ‘combattere’ fino alla fine, grazie a Gattuso. Sì, perchè è lui l’artefice del positivo che dopo 20 giornate di campionato si vede in campo. Dopo le notevoli difficoltà iniziali, quindi, Gattuso e gli azzurri sembrano aver trovato la strada giusta per ottenere risultati positivi su ogni fronte.

GATTUSO E IL SUO ENTUSIASMO
Arrivato tra numerosi scetticismi, Gattuso sta dando uno schiaffo morale a tutte le malelingue. È arrivato con la grinta che l’ha sempre caratterizzato trasmettendola poi agli azzurri; con una voglia e un attaccamento alla causa che, chi prima di lui, non aveva mai avuto o almeno dimostrato.
Appena arrivato all’ombra del Vesuvio, Ringhio ha capito immediatamente che con gli azzurri doveva lavorare sulla condizione fisica e mentale.
Con Carlo Ancelotti gli azzurri erano molli, nulli nei contrasti, probabilmente dovuto ai carichi leggeri in allenamento. Sembrava che ci fossero da una parte macchine d’epoca esposte in vetrina (il Napoli), e dall’altra delle Ferrari (qualsiasi altra squadra). Ma con Gattuso la storia cambia: allenamenti più duri, lavori tecnici e di grande atleticismo. Prima di pensare alla tattica, Ringhio è riuscito ad ottenere una forma fisica migliore dei suoi calciatori (dopo 20 giornate di A…) rispetto ai mesi della gestione Ancelotti. Ed i risultati, ora, sono evidenti.
Contro la Juventus, ad esempio, la squadra oltre ad essere rimasta compatta per tutti e 90 minuti, ha anche corso per l’intera partita. Evento raro nel corso di questo campionato…
Con quanto detto, ovviamente, non si vuole dire che Gattuso sia un mago. Ha semplicemente capito cosa servisse al Napoli in questo momento della sua storia: grinta, corsa, cattiveria e tanto cuore.

IL CENTROCAMPISTA ATTESO
Un po’ per esigenze, un po’ per il momento negativo e un po’ perchè serviva da più o meno un anno (dalla cessione di Hamsik), Aurelio De Laurentiis in questa sessione di mercato ha finalmente messo a disposizione di un tecnico azzurro, il centrocampista centrale: si sta parlando di Diego Demme.
Un ragazzo, napoletano dentro, che ha lasciato la sua ex squadra da capitano e prima in classifica per sposare la causa Napoli. Il suo nome, Diego, è in onore del più grande della storia: Diego Armando Maradona. E la voglia di vestire la maglia azzurra si sta notando in campo.
Demme non è un fuoriclasse, non è un Pirlo per intendere. Ma è riuscito a dare quella praticità che mancava in campo. Non si parla di chissà quali assist geniali, ma di semplicità e ordine. Due caratteristiche che mancavano al Napoli e che, apparentemente per il momento, Diego Demme è riuscito a dare.

Ora bisogna dare continuità alle vittorie di Coppa italia contro la Lazio e in campionato contro la Juventus. La classifica non è ancora delle migliori, domenica si affronta la Sampdoria a Marassi e l’imperativo è uno solo: vincere.

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