L’allievo che (per una sera) ha superato il maestro

Una serata magica per Gennaro Gattuso che da brutto anatroccolo ha trasformato, al San Siro, il Milan da sogno conquistando, meritatamente, la semifinale di Coppa italia. I rossoneri sono davvero in fiducia e non si sono fatti assolutamente influenzare dal pareggio interno che non ha permesso di allungare sulla Roma. Il quarto posto è l’obiettivo, ma tutt’altro che sicuro.

Il Napoli, invece, ha avuto un’involuzione tattica e tecnica decisamente preoccupante: i continui cambi di Ancelotti non hanno sortito gli effetti sperati, soprattutto a centrocampo, con (a sorpresa) Allan e Diawara sulla mediana che non hanno inciso. L’uno, forse per motivi legati ancora al mercato, l’altro che stenta a convincere. Due facce della stessa medaglia: l’allievo che ha superato, per una notte indimenticabile, il maestro con il quale ha condiviso pochi dolori e tante, troppe gioie calcistiche. Sarà contento Carlo di veder migliorare giorno dopo giorno questo allenatore, ma al contempo arrabbiato per aver perso il secondo obiettivo stagionale.

Grave, gravissimo l’atteggiamento dei giocatori del Napoli che fin dal primo minuto sono parsi distratti, lenti e soprattutto poco motivati. Bocciata totalmente la difesa, in particolare Maksimovic che ha sbagliato i due interventi su Piatek, lasciandolo totalmente solo sul primo gol e sul secondo non ha seguito la linea permettendo al polacco di rimanere in gioco e segnare. Anche con questi colori, il numero 19 si è dimostrato un centravanti con le carte in regola per diventare un futuro fuoriclasse. Un cecchino cinico ed infallibile, coadiuvato però dagli errori avversari. Male e irritanti gli attaccanti: un dato da sottolineare sono le zero reti fatte in due partite, nonostante l’ex Real, nel secondo tempo, avesse schierato quasi tutto l’attacco e sabato sera avesse scelto una formazione a trazione decisamente offensiva. Insigne non segna da quasi tre mesi, stasera uno dei pochi pericolosi, ma non ha mai veramente inciso. Milik timido, Mertens e Ounas hanno arrancato. Nessun processo, però c’è tanto da riflettere in questo fine gennaio freddo e non solo per le temperature. A Milano le stelle di Gattuso hanno illuminato la serata, quelle azzurre sono apparse spente e demotivate.

Ora manca solo l’Europa League e almeno per quella competizione bisognerà trovare carica ma soprattutto un’identità rimasta, probabilmente, negli spogliatoi di Castel Volturno.

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