EDITORIALE – Milik al Chievo: idea giusta o sbagliata?


De Laurentiis
è tornato a parlare e, come al solito, ha dimostrato di non essere banale nemmeno questa volta.
L’oggetto principale del suo discorso è stato Arek Milik, lo sfortunato numero 99 che non riesce a trovare la giusta tranquillità per crescere nel suo Napoli.

Nell’ultimo giorno della sessione estiva di calciomercato, Giuntoli ha preso dal Chievo il giovane Roberto inglese, un’operazione forse finanziaria, forse lungimirante; fatto sta che oggi è sempre più probabile un suo arrivo anticipato a gennaio, con uno scambio a dir poco clamoroso: l’attaccante clivense in azzurro e il polacco a Verona fino a giugno. Il motivo principale è quello di permettere all’ex Ajax di ritrovare la forma fisica e anche una certa convinzione, non potendo qui ritrovare lo spazio adatto per tornare quello di un tempo. Il presidente, senza troppi peli sulla lingua, lo ha detto chiaramente ai colleghi della Gazzetta in una lunga intervista e farà di tutto per convincere il giocatore. Al contempo, si potrebbero aprire numerosi scenari se andasse in porto questo tipo di operazione.

Ovviamente l’ipotesi più plausibile è quella che il Napoli vuole dare una certa continuità al suo tesserato in vista soprattutto del mondiale, anche se i giallo blu non sono proprio la squadra forse più adatta per un attaccante, visto che propendono più verso una tattica difensiva che offensiva. Questo modus operandi, però, potrebbe cambiare con il suo arrivo. Dipenderà prettamente da Maran come fare a valorizzare la sua punta di diamante. Altre ipotesi prevederebbero scenari meno felici. Non è detto, infatti, che questa vetrina potrebbe essere utile a Milik per una possibile cessione estiva.
Molto importanti saranno gli obiettivi e soprattutto le intenzioni di mister Sarri al termine dell’anno.

Bisognerà capire poi se quest’ultimo resterà e di quali giocatori vorrà servirsi per la stagione prossima. Probabilmente Mertens saluterà la sua amata Napoli, vista la clausola di appena 28 milioni valevole solo per l’estero; se farà un anno esaltante, nessuno si stupirà se le pretendenti saranno numerose. Il tipo di gioco che oggi offrono gli azzurri è sicuramente più facile per un giocatore con le caratteristiche di Dries, quindi – di conseguenza – il numero 99 avrebbe ancora le solite difficoltà con i compagni. C’è anche da considerare che i suoi infortuni sono roba pesante, così che bisognerà ponderare anche la volontà della società di puntare o meno ancora su di lui. Difficile ora delineare una scelta ben precisa, affascinante ma al contempo intelligente potrebbe essere questo scambio in vista di un ritorno da giocatore maturo e conscio dei propri mezzi. Al contrario, questo passo indietro potrebbe influenzare negativamente lo stesso Milk, che psicologicamente potrebbe avere un altro contraccolpo.

Insomma, tra la soddisfazione per il primo posto e la trepidante attesa della sfida contro il Manchester City di Guardiola, c’è chi avrà altri pensieri importanti per la testa. Ora però non ci si deve deconcentrare, il mercato infatti lontano e le partite da giocare ancora tante. Servirà anche il supporto di Arek ai suoi compagni, perché la serenità di un gruppo è l’arma in più di una squadra vincente.

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