In questi giorni concitati e difficili, sono tante le idee e le proposte al vaglio della Uefa per rimodulare il calcio europeo. Tra le tante, spicca la possibilità di ampliare l’apertura del calciomercato fino a dicembre. Una decisione che non solo non aiuterebbe ma darebbe, molto probabilmente, il colpo di grazia definitivo al sistema calcio.
I motivi? Due su tutti. Il primo è la valutazione economica dei calciatori. Con un mercato sempre aperto, non ci sarebbero più valori congrui e stabili, ma i prezzi schizzerebbero ancor di più alle stelle o sprofonderebbero verso il basso in base al rendimento mensile, ma anche settimanale, dell’atleta stesso. Il secondo riguarda la tenuta psicologica dei calciatori stessi. Prendiamo il caso del Napoli: a novembre, dopo l’ammutinamento e il momento di profonda crisi vissuto con la società, come sarebbe stata gestita la cosa? La maggior parte dei calciatori che oggi hanno ripreso un rapporto con la piazza e cercano il rinnovo, avrebbe in quel tempo provato a fuggire con un mercato aperto, svalutando inoltre quasi del tutto il loro cartellino e creando un danno al club inestimabile. I due motivi dunque sono più che concatenati tra loro.
Le società, senza limiti temporali per attuare operazioni di rafforzamento e sfoltimento della rosa, andrebbero incontro a situazioni nuove, in molti dei casi quasi ingestibili. Meglio dunque trovare una soluzione alternativa, per il bene di tutti…
Antonio De Filippo
