EDITORIALE – Le magie di Dries, la praticità di Hamsik: il Napoli vola con i suoi migliori protagonisti

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60 punti: un record per gli azzurri che nella loro storia non erano mai arrivati a questo traguardo. Solo l’Inter del triplete con 63 punti e la Juve imbattuta di Conte (2011-2012) fecero meglio degli azzurri.
A rendere ancora più forte questo piccolo traguardo è stata la bravura nel saper gestire e ripartire quando Milik e Ghoulam si sono dovuti arrendere dinanzi ad un brutto infortunio. Due pedine in meno dal vuoto a tratti incolmabile ma non influente sulla squadra. Avrebbero fatto comodo, tanto, ma se vogliamo vedere il lato positivo della medaglia – nonostante tutto – gli equilibri non sono mutati ed anzi, la squadra si è sentita ancora più motivata per far bene. Per loro, per i tifosi, per l’allenatore.

Mertens, il pittore fiammingo che disegna con i gol le sue tele più belle, ogni volta lascia a bocca aperta per la genialità e la pratica con cui riesce a disegnare traiettorie complicatissime, al limite della fisica. Reti capolavoro che mettono in difficoltà chiunque su quale sia la più bella, probabilmente la prossima.
Un plauso va al capitano Marek Hamsik, il quale grazie alla sua intelligenza tattica fuori dal comune riesce sempre a trovarsi al posto giusto al momento giusto, facilitando il lavoro dei compagni che devono solo appoggiare il pallone sui suoi piedi. Può ritenersi soddisfatto mister Sarri, nonostante ieri contro il Benevento non si sia visto il miglior Napoli di sempre. La forza di quest’anno è proprio nel saper vincere con scioltezza le partite non dando il solito 100%. Si diceva che la squadra, appunto, quando non era al massimo della forza fisica e mentale non riuscisse a portare a casa i match più ostici; a quanto pare, oggi, bisogna ricredersi.

Ci sono stati, tuttavia, attimi di tensione per quel brutto fallo di Sandro sul numero 14: la sua caviglia ha fatto stare in apprensione i napoletani per alcuni minuti perché se da una parte quei tre avanti non vorrebbero mai riposare, dall’altra la coperta corta nel reparto offensivo è una grave pecca che la società non è riuscita a colmare. Bisogna, dunque, sperare ogni volta che nulla possa succedere. Fortunatamente pare che non ci sia bisogno nemmeno degli esami strumentali, la zona colpita non si è mai gonfiata.

Insomma, tutto lascia presagire che contro la Lazio di Immobile, che farà visita il San Paolo sabato sera, ci saranno i soliti undici in campo. Altra sfida fondamentale per il prosieguo contro una squadra in gran forma che sogna la Champions. Il primo big match dell’anno, con il solito obiettivo dei tre punti, ha tutta l’aria di regalare grande spettacolo.

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