CDS, Koulibaly: “Napoli non tollera, ama. Ecco come combatterei il razzismo”

Come anticipato in precedenza, il difensore senegalese del Napoli, Kalidou Koulibaly, ha rilasciato un’intervista esclusiva a Il Corriere dello Sport. Ecco le sue parole principali:

Sono cresciuto prendendo come modelli Martin Luther King e Malcolm x, il razzismo negli stadi va eliminato, ma per riuscirci ci vorranno le leggi dello Stato come in Inghilterra, si dovrebbe procedere alle espulsioni dagli stadi, anche a vita, altrimenti saremo sempre vittime di una minoranza che tenderà a moltiplicarsi. La ferita di Roma si rimarginò velocemente, perchè pensai che eravamo di fronte ad un caso isolato, mentre quella di Milano mi stupì perchè Milano è una città più cosmopolita. Sono convinto che non si offende solo il colore della pelle, ma c’è una vera e propria discriminazione territoriale. Anche Mihajlovic ed Insigne, ad esempio, vengono etichettati con offese che riguardano le loro origini“.

Ha, poi, continuato:

Se anni fa mi avessero detto che avrei giocato la Champions League con il Napolki non ci avrei creduto. La partita col Genk sarà speciale per me. Napoli non tollera, ama e ne ho avuto più volte la dimostrazione. i giorni successivi alla partita con la Juventus, infatti, mi sono stati addolciti dalla gente. Per quanto riguarda i rapporti con gli allenatori, Sarri non cambia mai, mentre Rafa Benitez mi ha insegnato molto e quando lo conoci è un’altra persona. Ha fatto male il presidente a rifiutare 100 milioni di euro per me, sarebbe stato più ricco, non so se ne valgo 150, il mercato è proprio strano. Lo scudetto lo vincerà il Napoli, c’è ancora tanta strada da fare e le scorie della partita con la Juventus sono già passate“.

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