Un pareggio dolce-amaro

Il Napoli conquista il suo primo punto storico al Camp Nou contro il Barcellona. Normalmente sarebbe stato un risultato stratosferico, forse superiore ad ogni più rosea aspettativa, ma oggi forse sembra stare un po’ stretto. Gli azzurri hanno fatto un buonissimo primo tempo, non a caso l’azione del gol è stata spettacolare, come sta accadendo da un po’ (vedesi Juventus e Inter) nel secondo perde la concentrazione e quella ‘garra’ vincente.

Il Barcellona, banalmente, non è quello di una volta. E si è visto anche nella ingenuità dei suoi protagonisti, troppi giovani probabilmente per avere fermezza e lucidità sotto porta tale da cambiare l’esito di una partita. Spalletti può essere sicuramente orgoglioso dei suoi ragazzi, ma c’è qualcuno che indubbiamente ha deluso per l’atteggiamento. Victor Osimhen, l’uomo in meno questa sera per i continui fuorigioco e, in generale, una delle prestazioni peggiori viste da quando è all’ombra del Vesuvio, probabilmente condizionato dalla botta presa ieri che non gli ha permesso di allenarsi in rifinitura per Barcellona.

Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Difficile dare una risposta univoca, precisa, proprio perché l’avversario è quello dei peggiori, ma la difficoltà nella gestione di un risultato impedisce al Napoli di fare quello step in più, di diventare la cosiddetta ‘grande squadra’. C’è del rammarico, ma in fondo una grande consapevolezza che il sogno non è utopia, un desiderio che al Maradona si può trasformare in storia.

Articolo precedenteEuropaLeague, i risultati delle sfide delle 18:45: tondo di BvB e Zenit contro Rangers e Betis
Articolo successivoUFFICIALE – Le condizioni di Ruiz e Anguissa: arriva il comunicato del Napoli