CdS: “Napoli-Chievo, Ancelotti avrà a disposizione soltanto due centrali di difesa”

Maksimovic in Serbia, Chiriches in infermeria (per parecchio ancora), ed ecco che prende necessariamente corpo una difesa (centrale) ben precisa ed in grado d’offrire solidissime garanzie. Ancelotti, privo d’alternative proprio davanti ad Ospina (o Karnezis) – con Luperto ancora da valutare dopo il risentimento muscolare occorsogli nel ritiro dell’Under 21 dovrà per forza di cose fare di necessità virtù e schierare la coppia supercollaudata formata da Albiol e Koulibaly. Sperando al contempo che la famosa Eupalla riesca a tenere lontani dagli stessi ogni genere di contrattempi ed affini. Insomma, le scelte a questo punto diventano obbligate soprattutto in ottica Chievo, visto che alla ripresa del campionato mancano soltanto due giorni.

IL MEGLIO. Questione di necessità anzitutto, ma ad accompagnare tale forzata opzione, c’è pure una bella quota di virtù: siamo cioè in presenza d’un indice qualitativo che non ammette repliche. Perché se i fatti possono arrivare a confermare che, dall’inizio della stagione, la figura del titolarissimo in campo sia stata quasi completamente accantonata, va pur detto che il duo in questione rappresenta il meglio che si possa schierare a protezione della porta. SIMBIOSI. Il tutto supportato in primis da numeri e statistiche (oramai di lungo corso), ma confermato anche da ciò che generalmente riescono a proporre Raul e Kalidou quando agiscono in combutta. Riescono ad essere perfettamente complementari, a dirigere in piena sintonia un reparto che occasionalmente accusa vuoti di memoria, ma che il più delle volte rappresenta un vero e proprio muro invalicabile per qualsivoglia tipo d’offensiva. Ne sanno qualcosa in prima analisi gli attacchi stellari incrociati sin qui in Champions, e non soltanto nella stagione in corso. Hanno infatti ben compreso di cosa si stia parlando, toccandolo direttamente con piede, i vari Salah, Mané, Firmino, e poi Mbappé, Neymar, lo stesso Cavani. Hanno potuto dal primo all’ultimo dei bomber in questione realizzare che, quando ci sono quei due di lì, non si passa tanto facilmente. O anche per niente.

I PERCHE’. Ed in effetti, se andiamo a vedere, non a caso gli azzurri nello specifico sono primi in classifica nel girone di coppa, hanno subito sin qui meno reti delle avversarie (solo 3), e quelle che hanno incassato non portano la griffe di nessuno dei celebrati crack in questione. Ma sono state il frutto di autogol (Mario Rui), d’invenzioni dell’ultimo minuto (Di Maria), d’improvvisate da parte di esterni particolarmente ispirati (Bernat, sempre col Psg), mentre il Liverpool è stato disinnescato, rimanendo a bocca completamente asciutta.

LA MURAGLIA. E quello formato dai due campioni in questione, è stato il felice abbinamento di Champions per gli interi 360 minuti sinora disputati. Riuscendo in comunella a limitare i danni, in molte occasioni, anche in campionato. Albiol-Koulibaly, certezze dalle quali non si potrà dunque prescindere né con l’imminente Chievo, ed a questo punto neanche mercoledì notte con la Stella Rossa. Match fondamentale per proseguire in Champions, evitando per prima cosa di snobbare il campionato. Con loro in campo la muraglia azzurra è pronta ad imbavagliare ancora. Chicchessia.

Fonte: Corriere dello Sport

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