CdS: “Cavani nella mente, ma il duo Mertens-Insigne ha numeri migliori di CR7-Mandzukic”

Mertens e Insigne meglio di Cristiano Ronaldo e Mandzukic. Boom: sono loro, i gemelli del Napoli, i componenti della coppia -gol migliore del campionato. Numeri, e che numeri: 14 reti in due per gli attaccanti azzurri, 7 ciascuno, due meno del capocannoniere Piatek, e 13 per i colleghi della Juve (con Cristiano fratello maggiore del tandem a 8). Sorpresa? Beh, mica tanto: Lorenzo e Dries sono collaudati, parlano la stessa lingua del talento e in campo fanno scintille come due innamorati, però è ovvio che comandare la Serie A e mettere in riga Cr7 dopo dodici partite fa un certo effetto. Altroché. E ora, il Chievo: perché domenica al San Paolo, Carletto permettendo, dovrebbe toccare ancora a loro guidare il Napoli alla conquista della decima vittoria in campionato.

INCASTRO PERFETTO. E allora, i signori d’ Italia del gol. Il duo fantasia: Mertens -Insigne, tutto d’ un fiato, come se fossero una cosa sola. Come i moschettieri, sì, in perfetto stile: perché questa storia di perle individuali e statistiche di squadra è scritta proprio all’ insegna di egalité e fraternité. Uguaglianza e fratellanza nel nome del pallone: 7 reti a testa, per un totale di 14 centri distribuiti con una regolarità assolutamente degna di nota. Per la precisione: Lorenzo ha colpito Lazio, Fiorentina, Torino due volte, Parma, Sassuolo ed Empoli; Dries, invece, Milan, Juve, Udinese, Roma e tre volte l’ Empoli (unica concomitanza). Un incastro quasi perfetto: nel senso che, generalmente, quando uno si ferma è l’ altro a compensare il vuoto e a riempirlo di gol. Con due eccezioni targate Ma rassi, il tabù: Mertens o Insigne, infatti, non hanno segnato soltanto nella notte nerissima con la Samp e in quella pallanuotistica con il Genoa. Che casualità genovese.

CHE BRAVI. Il dato più rilevante, comunque, è che la coppia di attaccanti del Napoli è al mo mento la migliore del campionato. La migliore d’ Italia: più di quella della Juve, prima in classifica con un vantaggio di 6 punti e guidata da un fenomeno di nome Cristiano. Mica poco. Anzi: una gran bella soddisfazione che certifica sia la bravura dei due azzurri sia l’ abilità di Ancelotti, garanzia per entrambi di una continuità di altissimo rendimento nata ai tempi di Sarri nonostante la mutazione genetica. Anche individuale: perché Insigne ha smesso di giocare da esterno sinistro del tridente e dal passaggio al 4-4-2, dopo la sconfitta con la Samp, ha cominciato la sua nuova vita da seconda punta. Da attaccante più puro: un ruolo che gli piace da morire e che, senza troppi compiti difensivi, gli permette di guadagnare in lucidità e concretezza.

IL CENTENARIO. La marcia del duo fantasia, ora, riprenderà domenica al San Paolo con il Chie vo: Milik incalza, certo, ma Car letto dovrebbe schierare ancora loro dal primo minuto. L’ oro di Napoli che guarda tutti dall’ alto: Cristiano e Mandzukic, dicevamo, e poi Defrel-Quagliarella (10); Icardi-Perisic, Immobile -Luis Alberto, Piatek-Kouame, Higuain-Suso, Pavoletti-Joao Pedro (9) e così via. Non ce n’ è per nessuno. E le motivazioni, tra l’ altro, sono super: a Mertens, tanto per citare un esempio, mancano due gol per fare 100 in tutte le competizioni con la maglia azzurra e tre per agganciare Cavani a 78 in campionato. Che adrenalina.

Fonte: Corriere dello Sport

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