La Gazzetta contro Hamsik: “Scompare nelle grande partite. Questo il motivo per cui non è un campione”

La Gazzetta dello Sport non perdona Marek Hamsik, autore di una partita a dir poco anonima:

“Il capitano ha deluso ancora una volta, come spesso è accaduto in passato, nelle partite che avrebbero potuto permettere al Napoli di svoltare”. Sabato sera, il suo apporto è stato mediocre, non ha mai trovato una giocata estrosa per esaltare le doti del tridente offensivo. Al cospetto di Sami Kedira, Hamsik è scomparso, il suo apporto è stato relativo o, quantomeno, poco produttivo. Gli succede spesso soprattutto quando la tensione è alta, quando c’è bisogno del coraggio per misurarsi con chi dovresti fronteggiare per restare competitivo. Il Napoli paga anche il calo di giocatori che hanno l’esperienza necessaria per potersi gestire, sia dal punto di vista tecnico, sia psicologico.

Allo Stadium, ha sorpreso, per esempio, il carattere e la determinazione di Diawara che l’allenatore ha preferito ad uno spento Jorginho. Con i suoi 19 anni è stato il giocatore più giovane tra i ventidue in campo. Ma l’età ha avuto un peso relativo, perché l’ex mediano del Bologna s’è battuto senza risparmiarsi, provando ad opporsi allo sterile controllo di Pjanic, che Allegri aveva indirizzato dalle sue parti. Diawara e Allan hanno dovuto sopperire alla pessima serata del capitano, che non è più un ragazzino. A 29 anni, avrà la maturità necessaria per imporsi. Di lui s’è sempre esaltato il talento, un qualcosa che non ha mai funzionato del tutto, che non ha mai garantito quella continuità per esaltare la qualità del gioco”.

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