Basta polemiche! Napoli, c’è un’altra sfida da vincere che vale più di tutto

Da martedì la polemica accesa da Roberto Mancini ha diviso il mondo calcistico in pro e contro Sarri (squalificato due turni in Coppa Italia e multa di 20.000 euro), ognuno ha detto la propria sull’uscita, sicuramente poco felice, del mister azzurro, ma le pronte scuse avrebbero dovuto far terminare la forte diatriba sul campo (o nello spogliatoio come dir si voglia).

Invece no: l’allenatore interista sapeva esattamente che parlando ai microfoni delle varie TV avrebbe acceso una miccia difficile da spegnere e che, ovviamente, sarebbe esplosa da lì a poco. In tutto questo trambusto si è dimenticata la cosa più importante: la partita contro la Sampdoria che permetterebbe al Napoli di poter allungare sulle inseguitrici.

In questo momento distrarsi sarebbe deleterio, la Juve continua a vincere avvicinandosi sempre di più e l‘Inter, dopo l’importante vittoria contro i partenopei al San Paolo, vorrà tornare alla carica per spodestare Higuaìn e company dal primo posto.

La polemica mediatica, dunque, ha avuto così i frutti sperati: distogliere l’attenzione dal bel percorso degli uomini del club di De Laurentiis, cercando a modo proprio modo di tendere uno sgambetto a Sarri, il quale pecca di inesperienza nella gabbia di leoni chiamata Serie A.

La squadra, però, ha fatto quadrato intorno al proprio allenatore, avendo come portavoce Reina, sempre più leader del gruppo che ha espresso il suo appoggio (e quello dei compagni) totale all’ex Empoli. E se come si suol dire “Ciò che non ti uccide ti fortica“, questa situazione potrebbe diventare un’espediente positivo per trovare così un maggior numero di motivazioni per continuare a lottare contro tutto e tutti.

Basta fare demagogia becera, gli errori si pagano, certo, ma al contempo non si può condannare “al rogo” un uomo intelligente che ha peccato di forte impulsività in un momento negativo della partita. I moralisti magari serviranno anche in questo ambiente, fin troppo omertoso, ma al contempo serve coerenza fra quello che si è sempre detto e quello che poi si fa.

Attualmente non conviene a nessuno trasformarsi in paladini della legge, dato che chi ha peccato sa di averlo fatto e sa che ci sono prove che possono testimoniarlo. In un turbinio di dichiarazioni forti e faziose (a volte anche fuori luogo), bisogna tornare con i piedi per terra e con la testa alla prossima sfida che sarà ancora più importante dopo le ultime vicende.

I blucerchiati, reduci da due sconfitte pesanti, cercheranno di fermare il Napoli con la loro punta di diamante Eder che vivrà uno scontro tutto sudamericano (anche se ha il passaporto italiano) con il Pipita, pronto al riscatto dopo la panchina in Coppa Italia. Sugli spalti, invece, accoglieranno la sfida anche il patron azzurro e Massimo Ferrero, entrambi accomunati da una passione e una carriera nel cinema; in panchina due allenatori che hanno in comune le origini campane che, certamente, vorranno portare a casa i tre punti.

Tanti intrecci che, attualmente, dovrebbero interessare più di ogni altra cosa. La parola, adesso, spetterà all’unico giudice imparziale: il campo.

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