Rafa Benitez, dopo l’importantissima vittoria ottenuta a Verona contro il Chievo, si è fermato ai microfoni di Sky Sport per commentare la prova dei suoi che ha permesso agli azzurri di allungare al terzo posto e di intravedere qualche spiraglio di possibilità per il secondo: “La squadra sta bene, la partita non era facile e per vincere in settimana abbiamo lavorato tantissimo, anche se alla fine abbiamo rischiato qualcosa, ma è andato tutto bene. Dobbiamo vedere partita dopo partita dove possiamo arrivare a fine campionato, ma questa non è mancanza di ambizione, anzi, è un monito per il massimo impegno ogni settimana per ottenere sempre i tre punti“.
L’allenatore spagnolo ha anche spiegato le sorprendenti scelte di formazione: “in primo luogo l’ho fatto per far capire a voi giornalisti che se vinciamo i giocatori sono bravi, se perdiamo l’allenatore non è all’altezza, in secondo luogo mercoledì abbiamo una partita molto importante e tutti devono avere la possibilità di dimostrare il proprio valore. Nel girone di ritorno tutti lavorano molto più intensamente sulla fase difensiva, perché ogni minima disattenzione può essere micidiale. Ho messo Jorginho perché a centrocampo volevo più giro palla, chi ha giocato è comunque di grandissimo livello. De Guzman è un calciatore molto intelligente, ha gamba, ha velocità e agisce bene tra le linee, se riuscisse anche a segnare con più continuità sarebbe un giocatore di minimo 30 milioni. Gabbiadini può giocare a destra, sinistra e prima punta, così facendo riesce a svariare per tutto il reparto offensivo senza dare punti di riferimento agli avversari. Era quello che mi ci voleva, così ho molte più scelte“.
