Lo scudetto scucito

Al termine dell’undicesima giornata, il Napoli rischia già di vedere con il binocolo la vetta della classifica.

In caso di vittoria dell’Inter con il Frosinone, sarebbero ben dieci (!) le lunghezze dal primo posto della squadra campione d’Italia. Un avvio davvero impensabile di stagione dopo la cavalcata dello scorso anno. Sicuramente l’infortunio di Osimhen e di altri giocatori da inizio anno, la scarsa forma di molti giocatori e gli equivoci tattici di Garcia hanno contribuito a questa situazione. Si poteva fare meglio? Probabilmente si se non si fosse pensato a cambiare troppo rispetto allo scorso anno credendo che alcuni tasselli tecnico-tattici fossero di facile sostituzione. non sempre le ciambelle riescono con il buco. Bravo Natan, ma non è Kim. Talentuoso Lindstrom ma non ha il passo di Lozano e il fiuto del gol del messicano. Per non parlare di Cajuste che è un buon incontrista ma non sposta gli equilibri del centrocampo che forse avrebbe avuto bisogno oltre che di lui anche di un giocatore più tecnico per ribaltare le situazioni a gara in corso. Le lacune del Napoli forse c’erano anche scorso anno ma erano compensate da una organizzazione di gioco che invece latita a farsi vedere con la gestione di Garcia.

Se Garcia non sarà più sulla panchina azzurra, durante la sosta la squadra, nazionali permettendo, dovrà cercare di ritrovarsi sia come gruppo che come idee di gioco. Ben venga a questo punto un cambio tecnico-tattico per ridare fiducia e nuova linfa ad una squadra ad oggi spaesata e demotivata. Anche molti calciatori si sono sentiti fuori dal progetto per diverse gare ad inizio stagione. Basti pensare a Elmas o a Simeone e non ultimo Mario Rui, oggi uscito nel finale per un infortunio. Si sono perse le certezze e le convinzioni, sembra quasi che Garcia abbia messo la kriptonite nella borsa dei supereroi azzurri dello Scudetto. Speriamo che arrivi qualcuno a toglierla.

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