Un calcio di rigore per ripartire con rinnovato entusiasmo

Il rigore segnato in Zona Cesarini da Lorenzo Insigne al Cagliari potrebbe non solo rappresentare il suggello a un secondo posto nettamente meritato dagli azzurri, ma qualcosa di più. Può simboleggiare una nuova ripartenza per il talento di Frattamaggiore, dopo qualche fischio di troppo da parte del pubblico e alcune incomprensioni con Carlo Ancelotti.

Già, Re Carlo, dimostratosi con lui ancora una volta “leader calmo”. Proprio a casa di quest’ultimo pare essere stato scritto il futuro del capitano del Napoli, intenzionato ad indossare la fascia che fu di Marek Hamsik per tanti altri anni. Al summit erano presenti anche Aurelio De Laurentiis, i fratelli Raiola e Cristiano Giuntoli: tutti coloro che hanno a cuore il suo futuro calcistico. Il quasi 28enne Lorenzo sarebbe pronto a firmare il prolungamento di contratto (in scadenza nel 2022), allungando l’accordo col Napoli fino al 2023.

Un attestato di stima poi seguito dai concitati minuti finali della gara col Cagliari, quando Lorenzo (che non aveva particolarmente brillato con i sardi) si è presentato sul dischetto e ha di fatto chiuso ufficialmente la stagione del Napoli con grande freddezza. Mostrando poi al pubblico la sua maglia numero 24 come segno di attaccamento e di una nuova ripartenza. E riuscendo inoltre a scacciare i brutti fantasmi di quel penalty fallito contro la Juve, da cui partì la piccola crisi di Lorenzinho, culminata con i sonori fischi all’uscita dal campo nella partita con l’Arsenal.

Sono passati 20 giorni da quell’amara serata di Europa League, ma Insigne sembra ora di nuovo sereno e pronto a scrivere con l’entusiasmo di sempre altre pagine del suo bel romanzo napoletano. Con in mente due obiettivi ben precisi per il 2020: tornare a vincere col suo amato Napoli ed essere grande protagonista agli Europei con la maglia della Nazionale di Roberto Mancini (altro suo estimatore).

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