I PUNTI DEBOLI AZZURRI del 2017 – Al secondo posto…

Al 2° posto della speciale classifica dei punti deboli di questa stagione troviamo Marek Hamsik e il portiere Reina e le loro annate alquanto altalenanti. Marekiaro ha avuto una stagione abbastanza sottotono, colpa di una condizione atletica non eccezionale ed anche di un calo di ordine psicologico. Hamsik, che è sicuramente un beniamino assoluto nel cuore dei tifosi partenopei, è stato il giocatore che più di ogni altro ha subito una netta involuzione in quest’anno. Il fenomenale incursore delle aree avversarie, capace di gol memorabili e prodezze balistiche, ha lasciato il posto ad un giocatore triste e abulico per lunghi tratti della stagione. Non più capace di indirizzare la squadra e farla splendere attraverso il proprio talento. Sarri per tutto questo periodo non l’ha mai abbandonato, facendolo sempre giocare da titolare, anche quando era palese che Marek non aveva più la brillantezza dei tempi passati. Nel finale della stagione il capitano si è però riscattato, ed è dalla partita vinta in trasferta vinta contro il Torino che Hamsik sembra rinato fornendo prestazioni ora eccellenti e segnando reti che gli hanno fatto superare l’extraterrestre Maradona sul trono dei gol all time segnati con la casacca azzurra. Altro giocatore che ha avuto una stagione piuttosto tribolata è stato il portiere Reina. Ritornato all’ombra del Vesuvio a furor di popolo, Pepe non sempre è stato all’altezza della fama che lo aveva contraddistinto. Ha avuto giornate positive, ma si è macchiato anche di errori grossolani nel corso della stagione che sono costati punti pesanti alla squadra. Un portiere delle sue doti e della sua esperienza dovrebbe, in linea teorica, essere sempre un valore aggiunto alla formazione. E’ sembrato invece in alcuni casi molto più bravo quando c’era da impostare con la palla al piede, un pò meno quando si è trattato di fare la guardia alla propria porta. Alcune reti incassate sono sembrate francamente evitabili da un portiere della sua statura. La società farebbe bene a prendere un giovane di belle speranze per affiancarlo e col tempo sostituirlo.

di Ferdinando Guma

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