Le migliori partite del 2023, al secondo posto: Juventus-Napoli 0-1, Jack colpisce nel finale e il tricolore è a un passo

    Juventus-Napoli. Mai stata una partita banale. L’Allianz Stadium è pieno e carico. La Juventus ha appena riacquistato i 15 punti tolti a causa della penalizzazione per il caso plusvalenze. Il Napoli, invece, è in una condizione fisica e mentale ottima, nonostante l’eliminazione ai quarti di finale di Champions League. 
    Lo Scudetto è vicino e i tifosi azzurri, ormai, si affidano esclusivamente alla certezza matematica: mancano 11 punti alla vittoria di un campionato che manca da ben 33 anni.

    La formazione di Luciano Spalletti, in caso di vittoria contro i bianconeri e se la Lazio non dovesse vincere a San Siro contro l’Inter, potrebbe diventare campione una settimana dopo, in casa, contro la Salernitana.

    Ci siamo. Sono le 20.45 del 23 aprile del 2023 e la sfida all’Allianz Stadium di Torino inizia.

    La Juventus comincia bene la partita sfruttando il fattore campo e cerca di spingere verso l’area avversaria, nonostante il Napoli vada a pressare alta la squadra di Allegri.

    All’11’ la prima occasione è della Juventus: un tiro potente dalla distanza di Cuadrado fa scaldare i guanti di Meret che smanaccia senza troppi problemi.
    La prima parte del primo tempo è equilibrata. Ritmi alti che però, con il passare dei minuti, tendono ad abbassarsi a causa del nervosismo. Nessuna delle due concede spazi. Il risultato è bloccato sullo 0-0. Alcune occasioni da una parte e dall’altra non impensieriscono le porte avversarie. 
    È un Napoli diverso rispetto a quello dell’andata, del 5-1: è più paziente e costruisce di meno, non tira praticamente mai in porta anche grazie all’attenzione dei tre difensori bianconeri.

    Termina il primo tempo, caratterizzato da poche occasioni pericolose ma ci si aspetta un secondo tempo più ricco di emozioni.

    Si riparte con il secondo tempo dell’incontro e senza cambi per entrambe le formazioni. La Juve riparte bene e con la voglia di mettere in difficoltà il Napoli ma quest’ultimo, dopo pochi minuti, diventa aggressivo: una giocata individuale di Kvaratskhelia impensierisce la difesa bianconera, trova lo spazio per far partire il destro ma viene parato da Szczesny in due tempi.

    Il Napoli, nei venti minuti successivi, non fa altro che pressare: Osimhen lotta su ogni pallone che arriva dalle sue parti e cerca di concludere in porta, invano.

    Ma il bomber nigeriano prende fiducia e, al 73’, riceve un passaggio filtrante da parte del capitano Di Lorenzo, carica il tiro ma la palla va sopra la traversa.

    Dopo due minuti ci prova anche Elmas da fuori area ma anche lui non centra la porta e va calcia alto.

    La Juventus sembra iniziare a soffrire ma prova a costruire impensierendo la difesa azzurra.

    All’82’ Lobotka, a centrocampo, cade dopo un presunto contatto con Milik, ma l’azione prosegue; Locatelli verticalizza per il subentrato Di Maria che scappa sulla destra, entra in area, calcia con precisione e batte Meret (grazie ad una deviazione di Juan Jesus).

    Lo Stadium esplode. La Juventus è in vantaggio ad otto minuti dalla fine. Ma quasi tutto il Napoli va vicino all’arbitro, chiedendo un fallo per il contatto tra Milik e Lobotka. 
    L’arbitro Fabbri attende la chiamata da parte del VAR, la riceve e, dopo l’on field review, annulla la rete dell’argentino. 
    L’azione nasce da un fallo di Milik su Lobotka: il polacco prende prima l’avversario e poi la palla.
    Dunque, rete annullata e si resta sullo 0-0.

    Il Napoli, dopo lo sconforto dei bianconeri per la rete annullata, prova ad approfittarne creando occasioni e lottando su ogni pallone.

    Il 90’ si avvicina e il quarto uomo ufficializza i 6 minuti di recupero.

    La Juventus non ci sta, insiste e cerca il vantaggio. Allegri sostituisce Milik con Vlahovic ed è proprio il serbo che trova una deviazione vincente su assist di Chiesa ed il pallone entra in rete
    Ma è di nuovo Fabbri a spegnere la gioia dei tifosi bianconeri. La palla era uscita prima del tocco di Chiesa per il serbo.

    Il risultato è bloccato. Sembra una partita destinata allo 0-0. Il Napoli sembra quasi starci, soprattutto dopo le due reti annullate.

    Ma Spalletti prova la mossa vincente. Raspadori ha sostituito da pochissimi minuti Kvaratskhelia.

    La Juventus prova una delle ultime azioni del match: Locatelli verticalizza per Cuadrado, il colombiano entra in area, si gira ma cade a terra. Il terzino della Juve protesta e rimane a terra. Fabbri fa continuare l’azione e dopo pochi secondi, grazie ad una paziente costruzione dell’azione, Elmas dalla destra dà uno sguardo in area e vede Raspadori solo. Fa partire un cross precisissimo che l’attaccante italiano riesce a colpire a volo, si coordina benissimo e beffa Szczesny. È 1-0 per il Napoli al 93’

    Lo spicchio dello Stadium riservato ai napoletani provenienti da tutta Italia (e non solo) esulta come non mai. Tutta Napoli è in festa
    Dalla panchina azzurra cominciano già i festeggiamenti. I ragazzi di Luciano Spalletti sono infermabili.

    Triplice fischio. Termina il match. Il Napoli, per la quarta volta della sua storia, batte la Juventus sia all’andata che al ritorno.

    Lo Scudetto non è mai stato così vicino. Questa vittoria vale doppio e i calciatori azzurri ne sono consapevoli.
    È festa negli spogliatoi, ma a Napoli si continuerà a festeggiare anche nelle ore successive, dove i ragazzi di Spalletti saranno accolti da diecimila tifosi radunati a Capodichino per dare un assaggio di quella che sarà vera festa, ormai vicinissima. 

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