Repubblica – Serie A, addio Decreto Crescita: cosa cambia

    Secondo quanto riportato da Repubblica, a gennaio si dirà addio al Decreto Crescita. Il Governo Italiano non farà nessuno sconto e non permetterà nemmeno una mini proroga per permettere alle società di poter usufruire delle agevolazioni. Il provvedimento è stato fortemente voluto da Matteo Salvini della Lega.

    Ma cos’è il Decreto Crescita? Si tratta di agevolazioni fiscali che si ottengono nel tesserare un calciatore che arriva dall’estero. A gennaio, dunque, si applicheranno le norme fiscali generali. Quindi, mettendo sotto contratto un calciatore straniero si pagherà la stessa IRPEF per un calciatore che gioca in Italia.

    Andrea Abodi, Ministro dello Sport, aveva appoggiato i club di Serie A. Secondo i calcoli, infatti, senza il Decreto Crescita, il Governo Italiano pagherà 150 milioni di tasse in più. Una cifra irrisoria per lo Stato che però potrebbe danneggiare il calcio italiano.

    La buona notizia è che gli effetti non saranno retroattivi. “La miglior aliquota – precisa Repubblica – si continuerà quindi ad applicare per i calciatori già arrivati in Italia con Decreto Crescita in questi anni”. Una magra consolazione per Aurelio De Laurentiis: le agevolazioni ci saranno ancora per i contratti di Cajuste, Natan e Lindstrom. Il problema potrebbe sorgere a gennaio, diventerebbe complicato (ad esempio) l’acquisto di Hojbjerg.

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