Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha parlato, in conferenza a Palazzo San Giacomo, delle questioni stadio che riguardano gli azzurri.
“Stadio? Ho già un progetto con chi ha realizzato lo Juventus Stadium. Per decidere bisogna essere in due, una parte e una controparte. Lo stadio sta lì e lo rimetteremo a posto, dobbiamo studiare tutte quelle che sono le problematiche affinché uno stadio funzioni al top tra viabilità, servizi e trasporti per 24 ore, possibilità di far vivere una struttura sette giorni su sette. Bisogna organizzarsi in un quartiere del genere, anche per chi abita lì perché non puoi disastrare la loro vita. Il sindaco Manfredi mi disse che dello stadio voleva interessarsene soltanto lui in prima persona, io non ho invaso il suo campo perché ci vuole del tempo per capire bene che casino è questa città. Uno vorrebbe non saperlo, questa è una città che è come una piovra e ti risucchia in tutto il caotico non fare di decenni. Il sindaco si è fatto assegnare una persona perfetta per il bilancio che qui è sempre stato fatto male. Ha dovuto in questi 7-8 mesi lavorare, capire e immergersi. Lì dentro c’è il simulacro del calcio, del tifo, ma ci sono anche quelli che non sono tifosi e che non vivono per il Napoli. E tu devi rispettarli, non puoi distruggerli una vita. Magari quelli ci hanno messo anni di risparmi per comprare una casa lì. Per questo bisogna avere rispetto di tutte le componenti“.
Tornando sulla questione stadio, il presidente ha parlato anche del “modello inglese”: “A me piacerebbe abbandonare l’idea del vecchio. In Inghilterra si pratica il calcio migliore e ci sono gli stadi più funzionali del mondo. Lì sono stati anche messi fuori causa gli Hooligans, ma qui non possiamo mettere fuori casa la Camorra, la Mafia e la ‘Ndrangheta. E’ un po’ più complicato”.
