Ou… chi? Arrivato in punta di piedi dal Bordeaux tra lo scetticismo generale, per completare la rosa di una squadra in cui soffiare il posto a qualcuno degli undici ‘quasi titolarissimi’ è impresa ardua. I vari Milik, Giaccherini e Pavoletti, solo per citarne alcuni, ne sanno qualcosa. Ma in un paio di uscite Adam Ounas ha già mostrato di che pasta è fatto, sprazzi di classe e la fiducia crescente nell’ambiente partenopeo che il ds Cristiano Giuntoli ancora una volta ci ha visto lungo, senza svenarsi.
Conosciamolo meglio l’attaccante esterno franco-algerino, arrivato alla corte di Maurizio Sarri per fare il vice di Insigne e Callejon, portando con se un curriculum vitae che dice 8 reti in 49 presenze nel corso del biennio francese in cui si è affermato. Il giovane classe ’96 ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport per parlare del suo impatto con Napoli e per presentarsi ai nuovi tifosi:
Per i tifosi presenti a Dimaro è diventato una specie di idolo in pochissimo tempo… “E’ fantastico, non mi sarei mai aspettato un’accoglienza simile. Già venire qui è stato un passo avanti enorme per la mia carriera. Sono felicissimo, chi non lo sarebbe?”.
Mourinho non è stato l’unico corteggiatore prima dell’affondo del Napoli… “Non faccio nomi, ma quando è arrivata la chiamata del Napoli, a metà maggio, non ci ho pensato su un attimo, volevo fortemente venire qui. Per un attaccante è il massimo: abbiamo sempre la palla, qui si gioca davvero a calcio, si segna tantissimo. Uno spettacolo”.
Guardava le partite anche in Francia? “La prima che ho visto è stata Napoli-Frosinone, la partita del record di Higuain. C’era uno stadio fantastico, si respirava un’atmosfera pazzesca. Ma la scintilla è scoccata in Napoli-Real Madrid: per cinquanta, sessanta minuti sono rimasto a bocca asciutta…”.
Fonte: Corriere dello Sport