Che sia forte non ci sono dubbi, che sia innamorato dei colori che indossa neppure: Ciro Palmieri, il talento made in Naples classe 2000, è ormai uno dei perni principali della Primavera di Roberto Baronio. Di lui vi abbiamo raccontato lo scorso anno presentandolo a chi forse non sapeva ancora chi fosse.
Qui l’articolo:
Adesso, a distanza di un anno, scopriremo meglio questo “scugnizzo” che ha mosso i primi passi, alla tenera età di 5 anni, alla Mariano Keller di Napoli ed ha sempre avuto una sola certezza: diventare un grande calciatore.
Il lavoro, la dedizione, l’impegno lo hanno premiato finora, tanto che è stato il vero “eroe” della gara contro il Milan al debutto in campionato grazie ad una sua pregevole rete che è valsa i 3 punti.
Le statistiche sono dalla sua parte: in 390 minuti totali (comprese le due gare in Youth League dove però è ancora a secco) ha collezionato 2 gol e 1 assist. Segno che non solo vede la porta ma è utile alla finalizzazione dei compagni.
Ciro, come tanti ragazzi diventati poi grandi calciatori, ha sin da piccolo un idolo: Francesco Totti. L’ex capitano giallorosso è stato per lui un simbolo di amore puro nei confronti della Roma, così lui sogna analogamente di diventare – un giorno – la figura più emblematica del Napoli e di far vincere uno scudetto agli azzurri proprio come fece “Er Pupone” nel lontano 2000-2001, facendo impazzire un’intera città che non vedeva quella toppa sul petto da oltre vent’anni.
È insomma un ragazzo ambizioso, con la testa sulle spalle e la giusta umiltà per capire che è solo all’inizio di una lunga, affascinante ma al contempo difficile carriera. Dipenderà tanto da lui il suo futuro, perché la natura gli ha donato un talento che dovrà affinare e preservare con cura. Non ha mai pensato nemmeno per un secondo di lasciare questo sport, ce l’ha nel destino… Tutto azzurro.