Accadde oggi… 9/11/1986 – Il Napoli alla conquista di Torino

Il 9 Novembre 1986, va in scena la nona giornata del campionato di serie A. Alla vigilia della giornata la classifica vede appaiate in testa Juventus e Napoli con 12 punti, il calendario propone al comunale di Torino proprio lo scontro tra le due capoliste: Juventus-Napoli. Per noi napoletani non è una partita come le altre, è LA partita. Mio padre lavora per una nota azienda di Torino e grazie alle conoscenze che abbiamo nel capoluogo piemontese riesco a farmi procurare un biglietto di Curva Maratona. Parto il sabato sera da Napoli in cuccetta, arrivo la domenica mattina in una grigia Torino e passo la mattinata con dei conoscenti in giro per la città. Poi mi reco allo stadio in compagnia di un’amica juventina: io vado in Maratona, lei va in Filadelfia.

Il calendario recita Juventus-Napoli, me è difficile capire chi giochi in casa e chi in trasferta. Il colpo d’occhio è fantastico: lo stadio è stracolmo, la curva Maratona, gran parte dei distinti e buona parte della tribuna centrale sono colorate d’azzurro, il resto è… in bianconero. Non battiamo la Juve a Torino da 27 anni; alla vigilia in tanti avremmo firmato per un pareggio (sarebbe significato comunque rimanere in testa alla classifica), in tutti noi (inconfessabile) c’era pero’ la speranza, finalmente, di battere la Juve.

Il primo tempo fila via all’insegna dell’equilibrio sostanziale, e si chiude sullo zero a zero. Il secondo tempo inizia sulla stessa falsariga ma poi, improvviso, il vantaggio bianconero: al 50esimo c’è un’azione d’attacco sulla sinistra bianconera con un cross basso in mezzo. Garella smanaccia malamente e serve Laudrup al limite dell’area piccola che insacca l’ 1 a 0 juventino sotto la curva Filadelfia. Da quel momento in poi si asssitono, a mio giudizio, ai 40 minuti più belli della storia del Napoli. Si gioca ad una porta, quella juventina sotto la nostra curva; le occasioni da gol si susseguono una dopo l’altra (Renica, Maradona due volte, Giordano) ma un po’ la sfortuna, un po’ l’imprecisione dei nostri, MOLTO per (colpa di) Tacconi, non riusciamo a segnare. Comincia a farsi strada in tutti noi il pensiero “…ecco, la solita storia contro la Juve…” e invece no, questa volta la storia cambia… la storia stavolta la facciamo noi… in un minuto e mezzo.

Al 73esimo, il Napoli batte un calcio d’angolo. Dalla sinistra d’attacco calcia dalla bandierina Ciccio Romano. Il pallone va lungo sul secondo palo dove saltano in contrasto aereo in tre o quattro (francamente non ricordo chi fossero i loro, ma neanche i nostri) e come conseguenza del contrasto il pallone si alza verso il centro dell’aera, dove più o meno all’altezza del dischetto calcia al volo di sinistro Ferrario. Il tiro è sporco, rimbalza una prima volta a terra, poi sul palo alla sinistra di Tacconi. Il pallone beffardamente comincia a danzare sulla linea di porta… tratteniamo il fiato… fino a quando finalmente il pallone entra in porta, praticamente all’altezza dell’altro palo.

Il boato è impressionante!!! 1 a 1 !!! Neanche un minuto e mezzo e battiamo un altro calcio d’angolo, questa volta dalla destra dove calcia di sinistro Maradona. La traiettoria questa volta è corta sul primo palo, dove il nostro spilungone Renica allunga dietro verso il secondo palo. Il tempo si ferma; nel giro di una frazione di secondo passiamo dal caos derivato dall’eccitazione del pareggio al silenzio piu assoluto, tratteniamo tutti insieme il fiato perchè sul secondo palo c’è, SOLO, il nostro Bruno Giordano! Bruno, calcia al volo in mezza rovesciata dal vertice dell’aria piccola, una botta incredibile. Il silenzio era tale che si è sentito chiaro dalla curva il suono tipico del tiro a collo pieno….. Tacconi resta fulminato. Juventus 1 Napoli 2!!

Impazziamo letteralmente!! Bruno scavalca i cartelloni pubblicitari e corre a braccia allargate verso di noi…..E’ l’apoteosi totale!! Il vecchio comunale di Torino aveva i gradini molto bassi e stretti, non esistevano i sediolini. Ricordo di essermi ritrovato sotto una decina di file rispetto a dov’ero. A distanza di 28 anni, e dopo più di trenta di stadio, resta l’esultanza più intensa provata su uno stadio. Da quel momento in poi praticamente si gioca in una bolgia indescrivibile. La Juve non “rischia” mai veramente di fare il 2 a 2 ma anzi al 90′, parte un contropiede 2 contro 1 dei nostri. Carnevale palla al piede si invola verso l’area bianconera appoggiato alla sua destra da Volpecina. Giunto al limite dell’area l’attaccante del Napoli va in contrasto con l’unico difensore bianconero, il pallone schizza verso destra sui piedi di Volpecina che di prima intenzione da limite dell’area calcia sul palo lungo. Il pallone entra nell’angolino basso, chiudendo la partita: Juventus 1 – Napoli 3!!

A fine partita i più (e non ho vergogna di ammettere che c’ero anche io) hanno pianto dalla gioia, mentre in tutto lo stadio echeggiava ‘o surdato ‘nnmmurato… Quella partita ha fatto la storia di quel campionato e la nostra. Il Napoli non scenderà più dal primo posto (solo alla penultima d’andata verrà affiancato dall’Inter,ma solo per una giornata)…. Quella cavalcata finirà il 10 Maggio 1987…. Sono stati versati fiumi di inchiostro su quella partita; per quello che mi riguarda, niente può rendere completamente l’idea di quello che si è provato al comunale di Torino in quel 9 Novembre 1986. Chi era li ha provato emozioni uniche e irripetibili… E io c’ero…

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Gianluca Giorgio

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