Verso Napoli-Barcellona: i punti di forza dei catalani, al secondo posto… qualità e profondità della rosa

L’urna degli ottavi di finale di Champions League ha decretato: sarà Napoli-Barcellona. Una sfida tra due squadre in crisi, entrambe reduci da una stagione incredibile e inceppatesi in quella attuale. Tuttavia, appare difficile immaginare che a febbraio o a marzo la situazione attuale possa non essere mutata. Per i giorni delle partite in questione, tutto potrebbe cambiare, in meglio come in peggio. Dunque, quali sono i pregi ed i difetti dei catalani? Una squadra che al momento sembra un gigante dai piedi d’argilla, ma che va rispettata per il potenziale e le qualità a sua disposizione.

I PUNTI DI FORZA DEL BARCELLONA, AL SECONDO POSTO… QUALITÀ E PROFONDITÀ DELLA ROSA

Non giriamoci intorno: il Barcellona ha una rosa di grande qualità, soprattutto molto vasta. In un momento difficile come questo, è normale che finiscano tutti sulla graticola. Tuttavia, i calciatori vanno analizzati per il loro livello tipico e non solo per quello che stanno mostrando attualmente. A difendere i pali c’è il forte ter Stegen, portiere di livello assoluto di cui abbiamo già parlato. La difesa in particolare, dispone di singoli di elevato livello come l’uruguaiano Ronald Araujo e il francese Jules Koundé. A completare il reparto ci sono due difensori di buon livello come Andreas Christensen e l’esperto Inigo Martinez. Sulle corsie possono disporre di un interprete principe del ruolo come Joao Cancelo e della stellina Alejandro Balde, destinato ad un futuro radioso. Completano il reparto Marcos Alonso (di certo non l’ultimo arrivato) e il tuttocampista Sergi Roberto, impegnato in più ruoli.  

Quando si parla dei blaugrana però viene immediatamente alla mente il centrocampo. Forse pesa l’assenza di un forte vertice basso, motivo per cui Oriol Romeu ha subito molte critiche. Però, lo spagnolo in alcune uscite stagionali ha dimostrato di saperci fare. Frenkie De Jong e Ilkay Gundogan non hanno bisogno di presentazioni. Il primo probabilmente verrà ricordato in qualche modo dai tifosi partenopei anche per alcune sue ottime prestazioni proprio in sfide contro il Napoli. Invece il secondo è stato uno dei simboli del treble del Manchester City in cui si è distinto come un centrocampista completo in grado di imporsi soprattutto in partite di gran livello. Da valutare il giovane Pedri. Il suo talento è cristallino, ma negli ultimi anni è stato tartassato dagli infortuni che ne hanno limitato il potenziale. Tra le fila catalane scalpita anche il giovane Fermin Lopez, un altro piccolo gioiello.  

Chi più attento si sarà ricordato che manca un nome tra i centrocampisti: Gavi. Il ragazzo classe 2004 ha cominciato la stagione a livelli altissimi, ma non sarà parte del match visto che è ha rimediato la rottura del legamento crociato. La sua assenza sarà decisamente pesante per Xavi, che però ha le carte in tavola per poterlo sostituire. Un esempio che può spiegare come l’abbondanza e la qualità la facciano da padrona nel reparto nevralgico per eccellenza.

L’attacco è il reparto sicuramente più in difficoltà, ma le individualità non mancano. Su tutti Robert Lewandowski merita un discorso a parte. Il polacco, universalmente riconosciuto come uno dei migliori 9 degli ultimi anni, sta attraversando un periodo molto difficile. Nelle ultime uscite ha sbagliato un gran numero di gol e non ha performato ai suoi classici livelli. Sarà l’età o un periodo no, ma è indubbio che questo momento non sia il migliore della sua carriera. Inutile dire che il talento non si perde da un giorno all’altro, e che può sempre tirar fuori il coniglio dal cilindro.

C’è invece tra i più positivi Joao Felix. Il portoghese in estate ha spinto tanto per poter giocare nel Barça, tanto da far infuriare i tifosi dell’Atletico Madrid. In questi mesi sta giocando davvero bene, facendo ricordare a tanti di che pasta è fatto. Non a caso, ai tempi del Benfica era considerato uno dei migliori talenti al mondo. In seguito, non ha completamente ripagato le pesanti aspettative, ma in blaugrana sta dando a tanti l’idea che quel talento ci sia ancora. Dovrà essere uno dei maggiori attenzionati dal Napoli.

L’attacco può disporre anche del predestinato Lamine Yamal, classe 2007 che, per come ha bruciato le tappe, ha permesso la nascita di paragoni molto pesanti. Insieme a lui i catalani dispongono di esterni come Raphinha e Ferran Torres. Il primo è l’uomo tattico dello scacchiere di Xavi, che ha dalla sua dei colpi di qualità ma in grado di fornire un ottimo supporto alla fase difensiva. Mentre l’ex Manchester City è un calciatore magari discontinuo, ma in grado di tirar fuori l’asso nella manica se in giornata. In ultimo, ma non per importanza, c’è il 2006 Marc Guiu, centravanti dotato di forza fisica e ottimo senso del gol.  

Al netto del momento non semplice di alcuni giocatori, si tratta di una rosa più completa rispetto a quella allenata da Walter Mazzarri. Non può essere sempre buio in casa Barcellona. Se le cose dovessero tornare a girare come si deve, incontrarli potrebbe essere seriamente doloroso. Inoltre, la cantera dei catalani, meglio conosciuta come Masia, è tra le migliori dal mondo. Più di una volta Xavi ha pescato da lì per colmare delle assenze. Quindi in occasione dell’ottavo, potrebbe magari essere lanciato qualche nuovo giovane in grado di stravolgere le carte, come già capitato con Yamal e Guiu.

Se ci si può aspettare una partita tra le due compagini dove a regnare è la paura, ecco che la qualità può fare la differenza. E questa, in casa blaugrana, non manca di certo. Gli azzurri dovranno preparare molto bene la partita, tenendo presente che giocheranno contro un’avversaria che dispone di calciatori più forti. Magari già partire così e approcciare la gara in un certo modo può essere un buon punto di partenza per affrontare al meglio questo non semplice ottavo.

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