Gravina: “Mancini? Hanno prevalso le fragilità umane. Polemica degli stadi? Vi spiego”

Gabriele Gravina, il presidente della FIGC, nella sua intervista a Avvenire ha risposto anche a chi gli rimproverava l’assenza dell’Italia a due Mondiali di fila:

“Ribadisco che non tiro rigori e non vado in campo se non per salutare gli Azzurri. Se voglio mi prendo anche la responsabilità del Mondiale di Russia (sorride, ndr), in cui non ero ancora presidente della FIGC. La memoria in questo paese è sempre troppa corta, è bene ricordare che siamo l’unica Nazionale che ha portato alla fase finali tutte le sue selezioni giovanili. L’Under 19 ha vinto gli Europei, l’Under 20 è vicecampione del mondo.”

Mancini?

Nella sua scelta, forse hanno prevalso appunto le fragilità umane, ognuno di noi in certi moment della vita avverte paure e preoccupazioni difficili da confessare… Roberto aveva già ricevuto altre offerte importanti, ma a quella di fare il ct dell’Arabia Saudita evidentemente non poteva rinunciarci”

Spalletti?

“C’erano diverse ipotesi, a partire da Antonio Conte. Claudio mi ha scritto un bellissimo messaggio. Tutti sanno che io adoro lo ‘stile’ Ranieri, tecnico eccellente, uomo paterno, carismatico e coinvolgente, ma aveva un impegno con il Cagliari. Visto che si era liberato il tecnico campione d’Italia quale prospettiva migliore se non lui? Luciano Spalletti è un grande motivatore, uno che ama il ‘bel calcio’ che è quello che gli italiani vogliono. E poi mi hanno sorpreso due aspetti che comunque sospettavo: la grande umanità che abbiamo visto anche nella festa annuale che organizza a Montaione in memoria del fratello scomparso e poi la sua totale dedizione al lavoro, quasi maniacale, di chi interpreta il ruolo del ct come quello dell’allenatore di club. I ragazzi della Nazionale se lo vedono arrivare agli allenamenti nelle loro squadre e con un’app li segue a distanza dandogli consigli e indicazioni utili per farsi trovare sempre pronti ad ogni convocazione”

Euro 2032?

“Con Egitto e Arabia Saudita saremmo stati sudditi e non avremmo potuto competere. Avremmo sicuramente avuto grossi vantaggi economici e di relazioni internazionali, ma i “muscoli” degli arabi sono essenzialmente i soldi, e noi saremmo usciti pesantemente sconfitti nel confronto finanziario e specialmente sotto il profilo valoriale. Le ragioni dell`accordo per Euro 2032 sono essenzialmente tre: la Turchia ha rapporti di dialogo all`interno della Nato e buoni rapporti bilaterali con l`Italia, non esistono problemi diplomatici e casi tipo Zaki e Regeni, e poi l`accordo si basa su una gestione autonoma e parallela. Fra otto anni il nostro sarà un Paese diverso e migliore. E lo stesso sono convinto sarà anche per la Turchia”.

Stadi?

“Non siamo costruttori di impianti, ma questa è un`opportunità storica che ci siamo conquistati davvero sul campo. Esaurire Euro 2032 con 5 città sarebbe una sconfitta. Tre sedi, Milano, Torino e Roma sono già a posto, ma tutti sanno che Firenze sta partendo, Bari e Napoli sono interessate, Cagliari e Bologna sono due realtà molto avanti. Questi Europei devono funzionare da “elettrochoc nazionale”. 

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