Mazzarri in conferenza: “Juve-Napoli? Servirà per capire se abbiamo fatto progressi. Con l’Inter meritavamo di passare in vantaggio. Terzino sinistro? C’è un giocatore che può adattarsi. Massa? Non rispondo”

Napoli, Mazzarri a Dazn:

Walter Mazzarri, tecnico del Napoli, ha presentato in conferenza stampa la partita di campionato Juventus-Napoli.

“Nei prossimi 90 minuti potremo avere risposte sul futuro della stagione? Da quando sono arrivato ci siamo resi conto che al primo errore subiamo subito gol. È la cosa in cui cercherò di intervenire il prima possibile. Voglio dare più equilibrio come era in passato, cioè attaccare bene come abbiamo fatto nel primo tempo con l’Inter e non concedere certe ripartenze clamorose che hanno penalizzato anche prima di me. Le squadre di vertice che vogliono rimanere in alto in classifica devono avere un equilibrio, essere solide e non prendere gol, per poi sentirsi importanti e fare le giocate che i ragazzi hanno dimostrato di saper fare. Poi bisogna pensare partita dopo partita, è inutile fare tanti discorsi. Dobbiamo essere più concreti e far gol quando lo meritiamo. Juve-Napoli sappiamo cosa rappresenta. Napoli è una realtà che ha vinto lo scudetto l’anno scorso, la Juventus è sempre stata una delle più forti in Italia. È una partita importantissima e mi servirà per capire se abbiamo fatto certi progressi”.

“Secondo lei c’è un problema fisico? Quando sono tornato ho fatto capire che qualche mia ingenuità del passato non l’avrei commessa. Non voglio dire cose che possono ledere la professionalità di chi c’è stato prima di me. Non posso farlo a campionato iniziato, non è giusto per chi c’è stato prima per me. Certe cose le tengo per me con il mio preparatore e rimangono nel nostro spogliatoio”.

“Al Napoli di oggi manca l’anima o qualche altre cosa, ad esempio nella fase difensiva? L’anima in una squadra ci vuole sempre anche se son cambiate tante cose. I ragazzi che sto allenando da poco mi hanno già fatto capire che la stanno dando. L’importante è che i giocatori siano convinti delle proposte dell’allenatore. Mi sembra che questi nuovi lo stiano cominciando a fare, ho visto un forte legame verso di me. Ho avuto la sensazione che stiamo cominciando un percorso di questo tipo con all’inizio la squadra e l’anima. Il Napoli dell’anno scorso era una squadra che giocava, ma quando l’avversario tentava di ripartire eravate bravi, organizzati e corti da fare in modo di non subire contropiedi. Sto lavorando su quest’aspetto, qualcosina si è già visto. Nel primo tempo con l’Inter abbiamo fatto molto bene, non ha quasi mai concesso ripartenze tranne quando abbiamo subito gol e abbiamo giocato bene. Meritavamo per quello che abbiamo fatto di passare in vantaggio. Già questo per me è un dato importante. Terzino sinistro? Natan è l’unico che lo può fare in assenza di terzini veri, perché a differenza di Juan Jesus è più giovane e propositivo, ha una buona tecnica e un bel fisico. Quando c’è bisogno di accompagnare l’attaccante ha anche la gamba per poterlo fare”.

“Ritorno di Mario Rui? Da quello che mi comunicano i medici so che c’è la speranza che possa essere convocato con il Braga. Come sta Osimhen? Quando un giocatore così forte e con quella stazza ci vuole del tempo perché ritrovi la migliore condizione. Uno come lui, anche se non è al 100%, mi può dare delle garanzie anche superiori agli spezzoni che ha giocato nelle ultime partite”.

“L’anno scorso c’era un difensore di Kim che sapeva difendere da solo in campo aperto… Quando uno è come me da tanti anni nel calcio sa già che per qualsiasi cosa si racconta che poi cerca le scuse. Io domenica non sono venuto in sala stampa per evitare che si potessero dire certe cose. Se parlo è normale che devo dire cosa penso, è vero che ci manca un elemento del genere. Devo avere il tempo di fare un allenamento in più se con i miei meccanismi posso mantenere un atteggiamento del genere anche senza Kim. Sono valutazioni che passano da giorni di lavoro dove l’allenatore deve capire. Se dovessi accorgermi che non si può difendere in quel modo, dovrò provare degli accorgimenti diversi”.

“Mercato? Se il presidente mi ascolterà, dirò cosa penso in merito a cosa esige questa squadra. Quanto manca al Napoli per durare 90 minuti? Nel primo tempo con l’Inter ero contento, poi non voglio tornare su quella partita, ma segnare o subire un gol cambia le partite. Per capire se siamo calati come abbiamo dato l’impressione da fare, a volte è anche un discorso psicologico. Questi ragazzi li conosco da poco, essere campioni d’Italia e poi ritrovarsi a perdere certe partite può portare ad un discorso psicologico e non fisico di questi sbandamenti. È anche un fatto di morale e di testa. Dovete darmi il tempo di capire meglio questi fattori, soprattutto spero di allenare di più la squadra”.

“Pensa di dover lavorare sullo spirito di gruppo o sugli errori dei singoli? Un po’ su tutto, poi l’esperienza ti aiuta. Io penso che siamo sulla strada giusta, ma devo aspettare le verifiche. Ci tocca la Juventus a breve, ho avuto delle prove particolari per un allenatore che entra in corsa. Vedo che i ragazzi mi stanno seguendo, dobbiamo avere anche quel pizzico di fortuna e che girino gli episodi e che riacquistino morale, che stiano tranquilli”.

“Il Napoli è una squadra che mette poco a frutto quanto produce, qual è la causa? Serve anche la lucidità del giocatore. Per fare gol a volte serve quel guizzo, la brillantezza che magari manca. Poi c’è l’aspetto psicologico e della tranquillità. Alle prime difficoltà può darsi che i ragazzi abbiano avuto un contraccolpo psicologico. Sto cercando di capire di cosa si tratta per evitare che riaccadano problemi. Sono riuscito a far capire che la squadra non è sfilacciata quando attacca, se la squadra resta corta come nel primo tempo con l’Inter, a parte il fallo su Lobotka, non ho visto contropiedi clamorosi contro la squadra più forte d’Italia al momento. Aspetto le verifiche già da domani”.

“Cosa serve per vincere a Torino? Dobbiamo essere più compatti, più precisi sottoporta e non subire le ripartenze che abbiamo preso. A volte per svoltare serve anche fortuna, nel calcio c’è questa componente per cui ti gira male e un episodio può svoltare tutto. Quest’anno oggettivamente siamo in ritardo vedendo l’anno scorso. Con l’Inter nel primo tempo non siamo stati inferiori, anzi, secondo me meritavamo di passare in vantaggio”.

Kvaratskhelia più dentro al campo? Quando una squadra vince lo scudetto e i suoi attori principali vengono così riconosciuti, gli altri allenatori ci mettono più attenzione. Era prevedibile che potessimo pagare, perché si arriva col sangue agli occhi e li si raddoppia sempre. Perciò cerco di metterli in condizione da non subire più certi raddoppi, per cui è giusto che Kvara stia più dentro al campo. Ha la qualità e lo si può liberare da quella marcatura. Se vanno in tre su di lui vuol dire che un paio sono liberi, perciò dobbiamo saper lavorare con altri giocatori che hanno più libertà e spazi. Su questo non ci siamo ancora arrivati”.

Lindstrom? Due giorni fa ho visto alcuni filmati dove giocava con la sua squadra per capire dove può essere impiegato. Qua c’è un modulo consolidato e devo capire dove schierare per farlo rendere. Ha delle belle qualità e devo vedere quando schierarlo anche perché è rientrato da poco”.

“La prestazione di Massa in Napoli-Inter? Sono un uomo nuovo e non voglio più parlare di arbitri. Se vengo in sala stampa e ricevo domande sugli arbitraggi non rispondo. Preferisco piuttosto di non venire perché immaginavo certe domande. Voglio parlare solo di calcio, gli arbitri sappiamo che sbagliano, ma come gli allenatori e i giocatori.

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