Il dirigente sportivo Pietro Lo Monaco ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli durante la trasmissione Radio Goal.
Queste le sue parole: “La prudenza è d’obbligo perché il Napoli ha vinto abbastanza bene, contro un avversario abbordabile e che ha qualche problemino. Ma la gara di Verona, al di là dei tre punti, ha detto una cosa confortante per il futuro, cioè che l’animale è tornato e mi riferisco a Kvaratskhelia. E’ tornato ad essere un trascinatore della squadra e questo fattore è altamente positivo per il Napoli. Ha influito anche la presenza ritrovata del presidente che era un po’ scomparso dalla circolazione”.
E ancora: “Anni fa, quando ero a Catania, ero agli allenamenti tutti i giorni, avevo la gestione in mano di tutto. Quando Il Cholo Simeone disse che l’esperienza più formativa della sua vita è stata a Catania volle dire che avevamo una valenza capace di creare anche i tecnici. Una volta venne a parlare da me in pantaloncini e da noi vigeva la regola che se si andava in sede a parlare bisognava farlo vestiti in modo adeguato per rispetto degli operai che lavoravano lì. Lo rimandai indietro a cambiarsi. Questo per dire che è importante anche la figura del direttore generale. L’anno scorso è stato bravissimo Giuntoli a fare da collante tra squadra e società. Non è facile perché quando De Laurentiis apre la bocca è un casino e si fanno i danni. Penso che non sia corretto sminuire figure che sono andati via, De Laurentiis ha provato a farlo con Giuntoli dicendo che erano sei mesi che voleva andar via. Oppure dire che Kvaratskhelia è stato scoperto dal figlio e non da Giuntoli, anche questa è una cazzata”.