Repubblica, caso scommesse: spuntano altri calciatori coinvolti e cifre delle giocate

L’edizione odierna de La Repubblica ha riportato delle indiscrezioni su quanto successo a Fagioli e su altri giocatori coinvolti nel caso scommesse.

Secondo il quotidiano, Nicolò Fagioli, Nicolò Zaniolo e Sandro Tonali sono solo i primi tre nomi di una lunga lista; secondo alcuni inquirenti potrebbero essere più di 30 quelli coinvolti. A quanto pare Fagioli avrebbe coinvolto i suoi compagni di nazionale, Tonali e Zaniolo e che in pochi mesi il calciatore della Juventus avrebbe giocato più di un milione di euro.

Ecco quanto riportato: “Nicolò Fagioli aveva giocato più di un milione di euro nel giro di pochi mesi. Anche per questo, per la sua esposizione con gli allibratori, aveva cominciato a tirare dentro suoi amici calciatori.

A lui la Polizia arriva per caso: indagando su un’agenzia Eurobet di Torino che teneva una “contabilità” parallela per le giocate sui server illegali, è spuntato il nome di Fagioli. Siamo in estate. E la procura di Torino, che iscrive Fagioli per il reato che punisce chi scommette su piattaforme abusive (una vicenda che si chiude con un’ammenda fino a 516 euro) invia tutti gli atti anche alla Federcalcio e qui si arriva al vero punto dolente. Fagioli ammette tutto e si autodenuncia. E consegna il suo cellulare. Questo è il momento in cui cominciano i problemi per gli altri colleghi: agli atti ci sono delle chat con una serie di compagni in cui si parla esplicitamente di scommesse.

Ci sono due ragazzi con cui ha condiviso la nazionale: Tonali e Zaniolo appunto. Non c’è la prova che i due abbiano scommesso, ma i messaggi sembrano inequivocabili: Tonali avrebbe giocato su worldgame365.me e Zaniolo su Evoz9.fx-gaming. net, entrambe illegali.”

Ma Fagioli non sarebbe l’unico bianconero coinvolto nel caso di scommesse. Ce n’è un altro, ma al momento la sua identità rimane ignota: “Sono una decina: c’è un compagno della Juve di seconda fascia.”

Infine, il quotidiano riporta gli ultimi dettagli: “Anche perché qualcosa — tra gli investigatori c’è chi si dice convinto che non saranno meno di trenta i giocatori alla fine coinvolti — potrebbe arrivare proprio dai server dei siti paralleli. E dalle transazioni degli allibratori. I tempi che la Polizia si era data per esaminare i documenti erano più lunghi ma hanno dovuto accelerare, perquisendo Tonali e Zaniolo, dopo che Fabrizio Corona ha fatto i nomi dei due azzurri: per paura che potessero essere cancellate le prove, gli investigatori hanno dovuto presentarsi al ritiro di Coverciano per acquisire i telefoni e i tablet dei due, che ora verranno battuti al setaccio dai consulenti della Procura di Torino”.

Articolo precedenteCdS – La nazionale riparte da Raspadori. Spalletti vuole fantasia e cambio di passo là davanti
Articolo successivoBraida: “Garcia? Un tecnico delegittimato deve andar via”