Invincibili

Se lasci spazi al Napoli, hai già perso la partita prima di cominciarla. Le ripartenze degli azzurri sono sempre fredde, pericolose, studiate. L’Udinese, dopo una partenza di stagione sopra ogni aspettativa, ha mollato la presa dopo le ultime 7-8 partite, anche per i tanti infortuni – fra cui quello di Deulofeu oggi – subìti e poche scelte da parte di Sottil. Questa è una squadra che ha il destino nelle sue mani: audentes fortuna iuvat.

Il motto che probabilmente se il sommo Virgilio fosse nato ai tempi nostri avrebbe dedicato agli impavidi calciatori dall’armatura azzurra. Lo stadio pieno oggi pomeriggio ha voluto salutare i beniamini in campo per ringraziarli delle emozioni che stanno facendo vivere loro, ma la cosa più importante è che gli anelli principali, ovvero società-tifo-squadra siano uniti e viaggino nella stessa direzione. Insieme si fa la differenza.

È finito quest’anno nel migliore dei modi. 11 vittorie consecutive, oltre i numeri e la matematica. Probabilmente la sosta arriva nel momento migliore, in quanto – per tradizione – le squadre di Spalletti tendono ad avere un calo fisiologico normale dopo essere partiti così forti. In Russia, infatti, l’unico scudetto vinto nella sua carriera, fu frutto di una pausa nei mesi più duri, quelli invernali, che permise ai suoi ragazzi di ricominciare e sprintare nella seconda parte del campionato. Oggi, ovviamente, queste sono solo mere supposizioni, ciò che conta è che la linea positiva non si fermi. Ora inizia il bello.

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