Dopo un lungo silenzio, Valon Behrami è tornato, rilasciando una lunga intervista a Blick, giornale svizzero.
Il centrocampista svizzero ha dichiarato di aver lasciato Napoli per mezzo dei furti subiti e delle minacce subite dopo una confessione.
IL FURTO DELL’OROLOGIO – “Era il dicembre del 2012, ero in macchina e notai che qualcuno mi stava seguendo. Mi hanno rotto lo specchietto laterale, io ho abbassato il finestrino e mi puntarono la pistola alla testa. Rimasi shockato, mi rubarono l’orologio. Uno di loro indossava una calza sulla testa, l’altro no, così sono andato alla polizia dove l’ho identificato”.
LE MINACCE – Nei primi due/tre mesi del processo ho ricevuto minacce di morte dalla famiglia dell’uomo identificato.
IL FURTO DELLA MACCHINA E LA DECISIONE – Un giorno sono andato dal parrucchiere con mia figlia e mi hanno rubato la macchina. Lì ho detto voglio andarmene da qui!