Il count- down è cominciato ed è stato lo stesso Arek Milik a farlo partire con una frase pubblicata sui suoi profili social. « Almost ready » . Quasi pronto, ha spiegato in quell’ inglese che utilizza per le sue uscite pubbliche, da quando veste la maglia azzurra. Stavolta è stato quasi didascalico. Il tema riguarda il ritorno in campo tanto atteso da Maurizio Sarri e dai tifosi. Il calvario – il secondo consecutivo – sta per terminare. C’ è una data cerchiata in rosso sulla personale agenda dell’ attaccante ed è quella di sabato prossimo. Milik rientrerà nell’ elenco dei convocati contro la Roma e si accomoderà in panchina. L’ ultima volta è stata il 23 settembre nella trasferta di Ferrara contro la Spal ( nella foto, la sua uscita dal campo). Il polacco fu decisivo e il suo ingresso nella ripresa consegnò la vittoria in rimonta al Napoli, ma il ginocchio cedette proprio nel finale. Gli esami non lasciarono scampo. Ha riportato la seconda rottura consecutiva del legamento crociato anteriore: nel 2016 si è fatto male al ginocchio sinistro, stavolta – invece – è stato il destro a fare crac e il Napoli si è ritrovato nuovamente senza l’ attaccante che era stato scelto per sostituire Gonzalo Higuain. Inizialmente ci era anche riuscito con un avvio da applausi, ma poi è stato falcidiato dalla sfortuna. Il calvario sta per finire perché contro la Roma sarà inserito da Maurizio Sarri nella lista dei giocatori a disposizione per il big match del San Paolo. La data è stata di fatto concordata tra il giocatore e lo staff tecnico: inizialmente si pensava che potesse farcela per la trasferta in Germania contro il Lipsia, ma è stato tutto rinviato di un paio di settimane. Sarri è stato categorico in questo periodo. « Sono pronto a fargli giocare uno spezzone di partita. Deve dirmi lui quando». La strategia, dunque, è stata diversa rispetto a quella dello scorso anno, quando Milik a febbraio era già disponibile (al Bernabeu contro il Real Madrid) e poi ritrovò la forma migliore col passare dei mesi.
Stavolta ha già una discreta condizione e quindi il Napoli intende lanciarlo subito nella mischia. Il recupero è fondamentale perché Mertens ha bisogno dell’ alternativa tattica che è mancata nel corso di questi mesi. Il belga è stato l’ insostituibile per Sarri, considerando che altri attaccanti centrali in rosa non ce ne sono. Al suo posto è stato provato Callejòn: lo spagnolo si è disimpegnato con la solita determinazione, ma non ha i movimenti del centravanti e può mettersi in mostra soltanto se può inserirsi negli spazi. Con Milik, invece, il discorso cambia: ha un’ interpretazione del ruolo classica. È un numero 9 ( anche se indossa il 99) che garantisce forza fisica e presenza sui palloni alti. Miscela preziosa, dunque, anche se ormai il Napoli si è specializzato nei fraseggi corti e rigorosamente rasoterra. Una variante in corso d’ opera, però, può essere utile. Milik può consentire a Sarri pure di cambiare modulo e vestire all’ occorrenza un offensivo 4-2-3-1 quando c’ è da recuperare il risultato. L’ allenatore aveva già adottato questo sistema prima del nuovo stop e adesso gli piacerebbe poter contare su un elemento in più nel finale di campionato. Milik sta per rispondere presente all’ appello e finalmente intravede la luce. Dopo 161 giorni è pronto a tagliare il traguardo.
Fonte: Repubblica
