IL ROMA – Napoli, sono tutti d’accordo: “Si punta allo Scudetto”

Può piacere o meno, ma è così. In Italia, oggi, se si vuole vincere lo scudetto bisogna gestire le energie. Forse solo la Juventus può permettersi ventidue uomini di pari valore. Dietro di essa c’è il vuoto: il Napoli è una realtà felice, ma che per stare ai livelli che occupa deve fare comunque cose straordinarie.

Straordinarie come i punti fatti fino a questo momento. L’unica squadra in grado non solo di tenere testa, ma di stare davanti alla Juventus. E quindi non c’è proprio spazio per l’Europa League. Un po’ come la Coppa Italia. Lo scudetto si giocherà fino all’ultimo punto, e purtroppo anche perderne uno solo può essere fatale.

TROPPO ALTO il rischio di lasciarne per strada per utilizzare risorse in Europa League. Del resto, una manifestazione che al Napoli non è mai piaciuta. Lo dimostrano in primis i tifosi: solo 15mila persone giovedì col Lipsia. Il segnale “sovrano”, quello più chiaro. Una sorta di “autorizzazione” tacita a lasciar stare. Inutile che poi sui social in tanti si lamentano, quello che contano sono i fatti. E i fatti dicono che domani contro la Spal il San Paolo sarà quasi pieno. La Spal, non certo una grande squadra. L’Europa League non è mai piaciuta a De Laurentiis, che lo ha detto e stradetto.

Tifosi, società, manca solo l’allenatore: Sarri non aspettava altro. Sta facendo i conti con gli infortuni (Milik, Ghoulam, ora anche Chiriches) gli squalificati (in coppa manca Mertens e pure il nuovo acquisto, il giovane Machach) e una rosa che non si sta dimostrando del tutto convincente (Diawara e Rog discontinui, Ounas troppo acerbo). Insomma, non c’è proprio tempo di lavorare sull’Europa League. O lei o lo scudetto. Ma non è una novità: quando il Milan di Sacchi trionfava in Europa non vinceva lo scudetto, e allo stesso modo quando vinse il campionato uscì in fretta dalla Coppa Uefa. Anche il Napoli, vinse la Coppa Uefa dopo lo scudetto, non in contemporanea. Insomma, campionato ed Europa è roba per pochi. Certo, si poteva far meglio.

Si poteva evitare di lisciare la partita in trasferta con lo Shakhtar, o magari fare meglio giovedì, perdendo almeno 2-1. Ma va bene così, è quello che tutti volevano. Giovedì la gara di ritorno è davvero una rottura, tutti aspettano che passi in fretta e velocemente. L’unico che l’Europa ha provato a onorarla è stato Benitez: semifinale di Europa League, ma fallì l’accesso al terzo posto in campionato, e soprattutto si vide da solo in quella corsa all’Europa League, che a De Laurentiis proprio non piace.

Ci ha pensato Sarri, allora, a rimettere le cose a posto. “Vinciamo prima in Italia, poi penseremo all’Europa”. Sì, perché lo scudetto, in particolar modo tolto dalle maglie bianconere, non solo è un obiettivo, ma un’ossessione. Ora o mai più dicono in tanti. E allora val bene un’Europa League.

Fonte: Il Roma

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