Insigne fa 200, ma basta un gol per sognare

Napoli fa otto su otto, mai nell’era De Laurentiis e mai Sarri era partito così bene.
Tre punti che pesano e peseranno in ottica futura, la consapevolezza dei propri mezzi, la maturità di saper soffrire e vincere di misura, la difesa che applica la tattica del mister in modo perfetto.

È tutto così bello che sembra un sogno, ma la realtà dice che dietro ai risultati c’è sempre un lavoro incessante che dura ormai da due anni. Essere consci degli errori e, di conseguenza, cercare di migliorarli e stata forse l’arma in più degli azzurri, i quali oltre ad un lavoro di schemi hanno apportato delle migliorie anche alla mentalità di una squadra che non riusciva a superare alcuni limiti importanti.

Con l’ex Empoli, invece, finalmente si denota una personalità così ambiziosa che non bisogna stupirsi del percorso positivo di quest’anno. Insieme ad una difesa che è in netto perfezionamento, bisogna anche ricordare questo attacco particolarmente prolifico. Sono 200 le reti segnate in questi 26 mesi, cioè da quando Sarri ha dato il via alla sua rivoluzione.

Sono cambiati alcuni protagonisti, ma il risultato non è mutato. Da Higuaìn che realizzò il record storico della serie A con 36 reti a Mertens che tra gol e assist è stato, in quest’anno solare, il più bravo bomber della serie A. Insomma una macchina in continua evoluzione. Il Napoli non ha più come mera utopia la vittoria dello scudetto. Ora sembra davvero più vicino, ancora di più rispetto a quando è stato campione d’inverno perché le motivazioni sono forti e, si sa, nel calcio come nella vita sono fondamentali. Avanti tutta allora, step by step, senza mollare perché la veduta dall’alto è davvero spettacolare.

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