“Vir Omar quant’è bello, Napule, che sentimento!” Torino, ormai, è solo un ricordo

Mancava solo lui all’appello: Gonzalo Higuain, Lorenzo Insigne, Josè Callejon, Dries Mertens e, sempre più ingolosito dai palcoscenici europei, Manolo Gabbiadini. Tutti gli attaccanti di Maurizio Sarri erano riusciti, chi più chi meno, a trovare la via della rete. Tutti meno uno, un elemento su cui aleggiavano non pochi dubbi dopo la mancata cessione definitiva al Torino, destinazione gradita al giocatore che aveva iniziato a trovare, proprio sotto la Mole, la sua dimensione ideale. L’affare non va in porto, ma non finisce qui la vita di Omar El Kaddouri, capace di reinventarsi, nel segno di Maurizio Sarri.

 

Certo, la Torino granata non può garantire lo stesso prestigio di un Napoli che, da anni, lotta per le parti nobili della classifica. Ma un posto da titolare, al centro del progetto, era proprio ciò che Omar El Kaddouri cercava. Fine agosto, e gli esiti del mercato estivo non sembrano soddisfare le esigenze del marocchino. Ed è qui che si vede il lavoro di Sarri. Diciotto uomini su ventidue in campionato, ma non per questo l’Europa deve essere avara di emozioni per un “comprimario”. Il mister e il suo trequartista parlano la stessa lingua, quella europea, e i risultati si vedono subito.

 

Ho detto trequartista? Errore, esterno di attacco. Si, perché Maurizio Sarri è riuscito a reinventare un El Kaddouri nuovo. Non che il Midtjelland sia questo avversario probante, ma l’allenatore è riuscito a trasmettere la sua mentalità duttile anche ai suoi uomini. L’ex Empoli decide che per i trequartisti non sarà vita facile, eppure il marocchino si cala alla perfezione nella parte di vice Callejon, ruolo riservato solo a chi possiede più di due polmoni. I due assist nella gara in Danimarca avevano lanciato le prime avvisaglie, la gara di stasera trasmette un chiaro messaggio: lancio di Insigne dalla corsia mancina, El Kaddouri c’è, il pallone rotola verso la porta, rete!

 

Prima rete con la maglia del Napoli, gol dal sapore di Europa per il duttile azzurro, che inaugura l’ennesima goleada della truppa di Sarri. Una rete che mostra la ricompensa per chi sa, con umiltà, reinventarsi. Scoprire nuove potenzialità, nuovi ruoli, nuovi modi per essere di aiuto alla causa azzurra. Torino è solo un ricordo, El Kaddouri preferisce l’azzurro, l’ironia di Sarri, l’unione di un gruppo che sembra, ogni partita di più, non porsi mai limiti. Omar e quel biglietto per Torino mai comprato. Omar, che per adesso ringrazia di aver trovato la biglietteria chiusa.

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