È finalmente tornato, lui che più di tutti aveva bisogno di ritrovare fiducia. Si è ripreso il suo Napoli nel modo migliore che potesse, due gol che pesano tantissimo in chiave europea, una prestazione da leader e dieci in pagella. Per oltre settanta minuti ha corso, difeso e inserito nei momenti giusti, insomma quasi si inizia a pensare che abbia il dono dell’ubiquità.
Ha aspettato, avuto pazienza e il periodo più buio sembra ormai lontano, insieme ad Higuaín ha incantato il Volkswagen Arena, che non vedeva una sconfitta in casa da oltre nove partite, segno che quando il Napoli mette la quinta non ce n’è per nessuno.
Il ritiro pare aver sortito i suoi effetti, sia dal pugno di vista dei risultati che come animo. La squadra è parsa più unita e la grinta ha fatto da padrone dal primo all’ultimo minuto. In due parole concentrazione e compattezza.
Insomma, il capitano ha zittito tutti quelli che lo davano per finito, reso doppiamente felici i tifosi che, nonostante tutto, non hanno mai smesso di stargli accanto e difenderlo. Un pezzo di Napoli, figlio ormai di questa città che ogni giorno onora, così come quella maglia da cui non riesce a separarsi da otto anni.
Numeri alla mano, in questa stagione vanta già undici reti e undici assist, in totale con l’azzurro ha collezionato 88 reti, avvicinandosi piano piano a Cavani e poi Maradona.
Ancora lui, sempre lui alla fine torna protagonista: Marek Hamsik e il Napoli, una storia che dovrà durare ancora a lungo.
Amore vero.
