Hamsik, una nuova posizione e tanta voglia di vincere

Marek Hamsik è stato il grande protagonista della partita di giovedì, Slovacchia-Spagna, vinta per 2-1 dagli uomini dell’Est. Sì, proprio lui, il capitano che si aggiudica il derby azzurro con Albiol nelle qualificazioni a Euro 2016: osannato dal popolo come un eroe, al pari dell’imbattibile portiere Kozacik, e soprattutto decisivo per il trionfo della propria Nazionale su quel che resta dell’invincibile armata Roja. “Nessuno se lo aspettava, è un’impresa paragonabile alla vittoria con l’Italia al Mondiale in Sudafrica. Che gioia”. Per lui, per la sua gente e per Rafa, incollato davanti al televisore e probabilmente meno dispiaciuto per la sconfitta della Spagna grazie a super Marek. Che, tanto per, ha giocato in una posizione davvero insolita: falso nueve. Altro segnale positivo per Benitez: la crescita e la metamorfosi proseguono spedite.

FALSO NUEVE – L’epico rientro di Hamsik. Leader e capitano coraggioso, in campo nonostante la tonsillite e l’influenza per evitare ulteriori problematiche a una Slovacchia già in emergenza: un po’ di antibiotici, un bel po’ di sacrifici e via a recitare da attaccante: “A causa delle assenze, Kozak mi ha schierato più avanzato. Di punta”. Con Mak e l’ex pescarese, Weiss, alle spalle. Falso nueve alla spagnola ma trascinatore vero alla slovacca: “Non sono abituato a giocare in quella posizione, però ho cercato di aiutare la squadra facendo il possibile”. Beh, dando il via all’azione del raddoppio di Stoch a tre minuti dalla fine con una bella giocata per Duris, ha fatto di più: decisivo e curativo. Come un antibiotico.

CASA DOLCE CASA – Sorride e festeggia, Marek: dopo la bella notte di Bratislava in Europa League con il Napoli, e il forfait con il Torino, è ancora la Slovacchia il paese della gioia. Casa dolcissima. Meravigliosa e sorprendente: “Abbiamo stupito tutti. Come al Mondiale 2010, nessuno si aspettava la vittoria con la Spagna, proprio come accadde allora con l’Italia”.  Oltre ad Hamsik, alla partita numero 72 in Nazionale, continua: “La Spagna ha lavorato bene nascondendo il pallone e creando occasioni, però noi siamo stati bravi a sfruttare il contropiede”. E domani, caccia al bis a Borisov con la Bielorussia: “Sarà una partita molto difficile, però l’obiettivo è portare via altri punti dopo le prime due vittorie”.

TESTA ALL’INTER – Chiusa la Euro-parentesi, Marek sarà tra i primi a rientrare a Napoli e tra i primi a presentarsi alla ripresa degli allenamenti, in programma martedì pomeriggio al centro sportivo azzurro: “Prima la Bielorussia e poi testa all’Inter”. Sacrosanto. Anche perché per lui, al di là dell’importanza del risultato per il futuro della squadra, quella di San Siro sarà una partita speciale: il suo rapporto con Walter Mazzarri, negli anni, è stato intenso e stretto come pochi altri. Rafa, invece, lo ha seguito attentamente, apprezzandolo anche in una posizione diversa: da seconda punta in appoggio (a Higuain), a riferimento del gioco d’attacco slovacco. Idee e soluzioni alternative. Fermo restando la sfida originaria: ritrovare il vero Hamsik. Quello che del Napoli era la vera arma in più.

 

Fonte: Il Corriere dello Sport

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