Lo Monaco: “Se il Napoli non vince contro il Verona, dovrà iniziare a guardarsi le spalle”

Quest’oggi Pietro Lo Monaco, dirigente sportivo ed allenatore di calcio, è intervenuto ai microfoni di Febbre a 90, una trasmissione che va in onda su Vikonos Web Radio/Tv. Lo Monaco ha parlato del percorso del Napoli in campionato e di ciò che ci si deve aspettare dalle prossime giornate di serie A. Il Napoli, infatti, dovrà affrontare l’Hellas Verona allo stadio Marcantonio Bentegodi domenica alle 15:00 e non sarà una sfida semplice per gli azzurri. Queste sono state le sue parole:

“La delusione per il ko con il Milan è normale, la partita era importante e se il Napoli l’avesse vinta avrebbe indirizzato il campionato, è una sconfitta che non depone bene. L’amarezza fa bene ad albergare nei cuori di tutti, è chiaro che la strada è ancora lunga, aperta, il ko però ha dato un segnale importante. D’altro canto, merito al Milan che ha preparato bene la partita e l’ha giocata anche meglio, legittimando il successo sul campo. Il motivo? Il problema è che il Napoli non ha mai fatto rose per vincere, solo per essere competitivo, questo sì, ovvero per ottenere la qualificazione in Champions League, ma per vincere hai bisogno di giocatori abituati a vincere, che abbiano personalità e capacità di affrontare impegni decisivi: questo il Napoli non l’ha mai fatto, la politica è sempre stata quella di prendere giocatori buoni, pronti ad esplodere e poi rivenderli. Osimhen? Ottimo attaccante che si esalta negli spazi, le squadre che impongono il loro gioco difficilmente li hanno, devono piuttosto crearli con destrezza ed ecco che uno come Mertens sarebbe forse l’ideale anche accanto a lui. Il Napoli ha puntato sul nigeriano e bene ha fatto, ci mancherebbe, in rosa un altro giocatore capace di trovare la porta con facilità sarebbe necessario. La squadra a mio avviso sta pagando anche l’equivoco di Insigne che potrebbe avere non il massimo delle motivazioni e sarebbe anche normalissimo; Spalletti paga l’assenza pesantissima di Lozano, ci sono situazioni che giustificano certamente le difficoltà, ci sono giocatori ottimi ma che poi sono poco dinamici, penso a Fabian, che se gioca a due in mezzo al campo va in difficoltà, Zielinski ha qualità del grandissimo campione, per diventarlo però devi abbinarci la testa, la continuità di rendimento, spero riuscirà a farlo. La gara con il Verona? Difficilissima, la peggiore gara nel momento più delicato ma è anche quella che ti dà la risposta definitiva: se il Napoli vince al Bentegodi si rimette in corsa, altrimenti dovrà guardarsi alle spalle”.

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