Padovan: “Caso Juve-Napoli? Agnelli può evitare di dire che rispettano le regole”

Il giornalista Giancarlo Padovan ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show circa gli ultimi episodi avvenuti in serie A: “Dichiarazioni di Cassano su Lukaku? Dimostra di non essere un grande intenditore di calcio. Ha fatto il corso per direttore sportivo e non ha ancora trovato un posto: mi sa che se continua così non lo trova. Queste parole sono una bestialità, anche se arrivano da Cassano. La Juventus esce malissimo dal punto di vista etico, ma possono essere accusati solo di falsa testimonianza. E’ la conclusione logica dal punto di vista giudiziario: la Juve non corrompe, cerca di persuadere. L’avvocatessa Turco prima chiede di facilitare l’esame, poi dice no: esame per Suarez uguale per tutti. Restai basito anche dalla questione Recoba e non ci fu punizione: quel caso fu anche più grave. Ma, questo non significa che se l’Inter non fu punita, ora la Juve non deve esser punita. La Juve rischia una penalizzazione e lasciatemi una battuta: chi di penalizzazione ferisce, di penalizzazione perisce. Credo che nei confronti della Juve ci sia stata poca vigilanza da parte della magistratura ordinaria e sportiva. Credo che anche gli organi di informazione sia carenti, non so per paura o sudditanza. Ci si muove contro una società che è ben organizzata: che anche se deve fare dei pasticci, li sa fare bene”.

Su Juve-Napoli – “Quando Agnelli dice che la Juve rispetta le regole sempre, erano parole che si poteva risparmiare visto che espone i 38 scudetti. Insigne? Giocatore maradoniano, anche se un po’ musone come dice Gattuso. Napoli lo contestava un anno fa, dobbiamo esser sinceri. E’ un ragazzo orgoglioso che non dimentica”.

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