La nuova difesa del Napoli sarà un punto di partenza o di arrivo?

Il cuore di molti napoletani è stato spezzato nel corso di questa sessione di mercato. Nonostante gli addii di Mertens e Insigne, molto probabilmente l’assenza più importante sarà quella di Kalidou Koulibaly. Con lui in campo il Napoli ha subito pochissimi gol quest’anno ed è sempre stato il “Komandante” del reparto difensivo. Senza di lui, si perderà molto e la domanda che affligge tutti è sempre la stessa: i nuovi innesti saranno il punto di partenza di un nuovo ciclo o il punto di arrivo di un progetto che è in procinto di fallire?

I protagonisti della prossima stagione come centrali difensivi sono quattro:

Amir Rrahmani: lui è l’unica certezza del reparto. Quest’anno, ha dimostrato di essere indispensabile per il Napoli e ha saputo non far rimpiangere il fatto che Manolas non sia mai esploso all’ombra del Vesuvio. Con Koulibaly era fenomenale, ma anche senza ha saputo farsi valere.

Juan Jesus: lui è stato uno dei primi rinnovi di questa sessione. Il prolungamento del contratto è stato il premio da parte di ADL per aver disputato una stagione sopra le aspettative, facendosi sempre trovare pronto nei momenti di bisogno, nonostante l’autogol contro lo Spezia che ha fatto perdere 3 punti importantissimi al Napoli.

Leo Ostigard: probabilmente l’unico giocatore che si salva dell’annata fallimentare del Genoa. Nonostante il suo caratterino che gli è costata la bellezza di due espulsioni in appena sei mesi, ha tenuto in vita il Genoa fino all’ultimo per la corsa salvezza, tanto da arrivare anche nel giro della nazionale norvegese.

Kim Min-Jae (molto probabilmente): su di lui ci sono tanti dubbi. Le qualità e i numeri dicono che sia un ottimo centrale, ma avrà il compito non semplice di non far rimpiangere KK e ci sono anche altri due fattori che fanno preoccupare: il primo è il campionato di provenienza e quindi l’esperienza ad alti livelli quasi inesistenti. D’altronde, gavetta in Turchia e Corea del Sud non sono il massimo per un eventuale “curriculum”. Il secondo fattore è l’età: stiamo comunque parlando di un classe 96 e quindi con non troppi margini di crescità.

Detto ciò, come sarà la difesa del Napoli l’anno prossimo: un top o un flop?

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