Jack e la pentola d’oro

Alla fine di un arcobaleno secondo i racconti celtici, c’è sempre una pentola d’oro del folletto Jack.

L’oro di Napoli o meglio il “Raspadoro” azzurro è proprio Giacomo Jack Raspadori. Quando il gioco si fa duro anche che lui trova una preziosa petita d’oro e salva il Napoli. E’ successo a Genova, così come in settimana a Berlino con il gol vittoria. La punzione con cui ha realizzato il 2-2 questa sera contro il Milan è forse la pepita più preziosa. Un gol davvero molto bello da calcio piazzato che da tempo non si vedeva al Maradona. Per il numero 81 azzurro una grande soddisfazione riuscire a trovare gol e contintuità in queste prime 10 partite di campionato e nelle tre di Champions. Per lui questa è la stagione di consacrazione. Garcia lo utilizza in ogni posizione ma è da prima punta o alle spalle della punta che lui si esprime al meglio e può essere decisivo per il Napoli. Non avrà le leve di Osimhen, non avrà lo stacco di Simeone, ma di certo a Jack non manca il talento e la qualità tecnica per essere un leader dell’attacco azzurro. Anche con Kvara e Politano l’intesa è ottima e con lui l’assenza di un mostro sacro come Victor si riesce a sopperire. Anche in Nazionale Spalletti, suo mentore, lo utilizza nei ruoli centrali dell’attacco e di certo gli continua a dare i giusti suggerimenti per farlo crescere sempre di più. Dopo l’annata scorsa vissuta tra “palco e realtà” è giunto per lui il momento di essere punto di foirza di questa squadra e mettere sempre più pepite nella pentola d’oro azzurra.

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