EDITORIALE – Quattro partite in 14 giorni: questo Napoli Sarri-piglia?

 Bruges, Lazio, Carpi e Juventus: quattro partite (tra cui 3 in casa) che potrebbero delineare già il percorso degli azzurri, in Europa ma soprattutto in campionato. Fino ad ora nessuna vittoria, sei gol subìti e cinque fatti: solo con Donadoni il Napoli era partito così male negli ultimi anni, esonerato poi al posto di Mazzarri che cambiò letteralmente il volto della squadra.

Sarri ha chiesto tempo, ancor prima dell’inizio della nuova stagione ha chiarito che i ragazzi da lui allenati di solito riescono a carburare dopo alcune partite a causa del duro lavoro svolto in ritiro, tra droni e allenamenti specifici che non hanno ancora dimostrato la loro efficacia.

Volendo tirare le prime somme, si può tranquillamente affermare che hanno deluso un po’ tutti ed è sbagliato trovare il capro espiatorio quando, purtroppo, è l’intera squadra a non trovare il meccanismi giusti ma, sopra ogni cosa, le motivazioni per vincere le gare.

Il solo Insigne ha dimostrato che può reggere per quasi un’intera partita ad un ritmo incessante: corre, fa assist e riesce a segnare anche delle reti a dir poco favolose. Il resto è palesemente fuori forma, ma certamente questa condizione non potrà durare ancora a lungo visti i numerosi impegni in programma.

Sarà in grado l’ex Empoli di saper gestire un gruppo numeroso e soprattutto una serie di competizioni? È questo l’interrogativo principale che si pongono un po’ tutti, l’inesperienza forse è un punto a suo sfavore, considerando che il turn-over da seguire dovrà essere quello giusto affinché possa finalmente conquistare i tre punti che permetteranno ai tifosi ma anche ai giocatori di avere nuova fiducia in se stessi.

Dopo un’estate all’insegna di sudore e sacrifici, è arrivato il momento di vedere i frutti, in particolar modo i nuovi arrivati devono confermare che il mercato estivo, nonostante non abbia raggiunto pienamente la sufficienza, sia stato comunque ‘azzeccato’. Valdifiori ed Hysaj non non sono ancora riusciti ad integrarsi pienamente, in particolare il primo ha dimostrato di avere tante difficoltà dovute (sperando) solo alla condizione fisica non ancora raggiunta. Allan ha dimostrato di avere qualità non solo di forza nell’uno contro uno ma anche di inserimento, grazie al gol pareggio contro la squadra toscana.

Giovedì è sempre più vicino, la prima partita europea per Sarri si sta per concretizzare, il quale sicuramente immagina di conservare un dolce ricordo dell’esordio. Si giocherà al San Paolo, davanti ad un pubblico voglioso di avere una rivincita dopo la triste sconfitta a Kiev.

I sogni sono ancora tanti, bisogna ritrovare l’entusiasmo e mettere in moto la macchina azzurra, affinché le soddisfazioni possano arrivare e dimenticare così un inizio a dir poco negativo.

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